Sabato 15 giugno, alle ore 18.30, sarà inaugurata la mostra CHIARA FOSSATI COMETE, quarto appuntamento della rassegna FOTOGRAFIA24, curata da Massimo Bignardi e da Carlo Pecoraro, promossa dal Museo-FRaC Baronissi, in collaborazione con la Fondazione Rossi di Nova Milanese e grazie al sostegno della Regione Campania, decreto per la “Promozione e valorizzazione dei musei e delle biblioteche”.
Quarta esposizione che segnala la vivacità di una rassegna proiettata a segnalare nuove esperienze che hanno registrato un significativo interesse del pubblico.
La mostra di Chiara Fossati allestita nelle due sale della Galleria dei Frati, propone venti opere fotografiche che l’artista ha realizzato nel 2022, esperienza con la quale le viene assegnato il premio WeWorld del Premio Ponchielli.
“Non è una coincidenza ma con la mostra di Chiara Fossati – afferma la neo sindaca di Baronissi Anna Petta – prende avvio il mio mandato amministrativo a Baronissi. Innanzitutto il mio grazie va a quanti, e sono stati tantissimi, hanno condiviso il programma e sostenuto la mia candidatura. Una donna, quindi, tra tante giovani donne che Chiara ha fermato nelle realtà delle periferie, nella quotidianità che, con altri giovani, con i loro compagni, sono un tema centrale sul quale si gioca la partita del futuro. Una mostra, quindi, benaugurate e, contestualmente, un rigoroso monito a non abbassare la guardia”.
“La fotografia di Chiara Fossati – rileva Carlo Pecoraro – è un potente strumento attraverso il quale raccontare storie. Storie che emergono dall’underground nel quale la Fossati scava per restituirci una parte di umanità che non è visibile o che non vogliamo vedere. In questo caso sono storie di donne, di adolescenti in cerca di un sogno, di una identità altra. Sono donne in ‘fuga’ con la sete di conoscere. Donne che non si chiudono nello stereotipo culturale nel quale sono cresciute ma che emergono, con forza, nella bellezza dei loro desideri. E in questo, la fotografia della Fossati enfatizza con uno sguardo documentaristico, la narrazione, unendo al ritratto delle protagoniste i dettagli: ora uno scooter, ora un dettaglio luminoso su una scala, ora il piccolo interno di una stanza da letto. Nella combinazione, mai stridente, si completa il racconto che fa emergere la cifra stilistica e soprattutto il racconto e la sua potenza comunicativa”.
“Comete è una serie – scrive Chiara Fossati – che si concentra su adolescenti e giovani donne. Da anni fotografo giovani ragazze ma dopo il Covid ho deciso di concentrarmi sull’Italia, soprattutto nelle aree suburbane, e continuare questo progetto in corso per avere una visione completa su cosa vuol dire essere una giovane donna in questi giorni. Di solito trovo queste ragazze per strada, nei centri commerciali, parlo con loro, le intervisto e le ritraggo. La cosa interessante per me è vedere come cambiano le generazioni nei rapporti con la società, ma anche quanto il luogo in cui siamo cresciuti cambia davvero le prospettive che abbiamo sulla nostra vita e sul futuro. Questo viaggio per me è una sorta di indagine sulle nuove generazioni di ragazze che vivono la loro giovinezza in un mondo molto complicato, per capire se e dove trovano la forza e gli strumenti per realizzare i loro sogni.”
“Le immagini che Chiara Fossati propone in questa mostra – osserva Massimo Bignardi direttore del Museo-FRaC – appartengono ad una narrazione che da tempo l’artista ha dedicato e dedica alla donna. Non è l’approccio documentaristico della condizione di ragazze che vivono la quotidianità di periferie o in scenari che vanno dalle terre balcaniche ai non-luoghi italiani, quanto, invece, l’idea (come riflessione ontologica) di proporre un repertorio di figure, la cui identità esistenziale, il loro, a volte distacco dalla realtà si fa testimonianza di una condizione che Augé aveva definito di surmodernité. Figure che abitano tracciati urbani ed extra urbani riconducibili a meri spazi newtoniani, privi d’identità sociale ma che l’artista ricostruisce con le brevissime note che accompagnano le immagini. Chiara, attraverso il mirino dello
strumento fotografico, restituisce una sorta di ordine o, meglio, estrapola le figure dal caos dando ad esse il volto del proprio carattere”.
La mostra è visitabile fino a domenica 30 giugno.
Chiara Fossati si forma come fotografa allo Studio Fondazione Marangoni di Firenze e al Goldsmith College di Londra (Master in fotografia e culture urbane) ed entra poi a far parte del collettivo fotografico CESURA, di cui è tuttora uno dei fotografi. Dal 2017 insegna storia della fotografia contemporanea allo IED di Milano. Nel 2018 vince il Premio Marco Pesaresi per la Fotografia Contemporanea con il suo progetto Villaggio dei Fiori e nel 2022 il premio WeWorld del Premio Ponchielli con Comete. Ha da poco pubblicato il suo primo libro con CESURA PUBLISH, dal titolo: Whatever.