Seppur le ultime prove INVALSI 2024 abbiano registrato un miglioramento nella capacità di listening passando dal 42% del 2023 al 45% del 2024, così come la capacità di reading dal 56% al 60% nell’ultimo anno analizzato per i ragazzi delle scuole superiori, questo andamento risulta ancora molto lento.
Infatti, secondo i dati più recenti, le competenze linguistiche in inglese degli italiani sono inferiori alla media europea. Nel 2023, solo il 44% ha dichiarato di parlare almeno una lingua straniera a un buon livello, rispetto alla media UE del 59%. Tra i diplomati delle scuole superiori italiane nel 2024, il 48,7% ha raggiunto almeno il livello B2 di inglese parlato, mentre il 17,1% è rimasto a un livello base.
Secondo Woleex, la giovane realtà di FMTS Group che propone nuovi modelli di apprendimento della lingua, quel che manca è proprio l’esperienza sul campo, quella pratica che permette alle nuove generazioni di non vivere passivamente una lezione frontale, ma saper utilizzare in modo efficace la lingua inglese in tutti i contesti di vita personale e professionale. Vi è la necessità di ripensare ai metodi e agli strumenti per l’apprendimento delle lingue, capaci di superare le barriere tradizionali della didattica e di preparare i giovani a vivere e lavorare in un mondo sempre più interconnesso. Per far fronte a questa situazione e promuovere percorsi interculturali realmente efficaci, Woleex ha ideato e realizzato i suoi primi Summer Camp: esperienze immersive in Inghilterra e Malta, dedicate a ragazzi e ragazze tra i 16 e i 19 anni, che potranno trascorrere una settimana all’estero tra giugno e luglio, affiancati da insegnanti madrelingua e da un tutor italiano per garantire un’esperienza coinvolgente e in totale sicurezza.
“La pandemia ha senza dubbio inciso sulla qualità dell’insegnamento e sulle occasioni di esperienze all’estero determinando un ritmo piuttosto lento delle competenze linguistiche dei ragazzi, permettendogli di migliorare solo in alcuni ambiti come appunto reading e listening” - spiega Loredana Cozzaglio, Operations Manager di Woleex - “Inoltre, l’esposizione all’inglese attraverso social media e videogiochi è spesso passiva e frammentaria, contribuendo a un apprendimento superficiale. Per contrastare questo trend, è fondamentale restituire centralità all’inglese nei percorsi scolastici, ripensando la didattica e puntando su tre leve strategiche: interazione, motivazione e uso concreto della lingua”.
I Summer Camp Woleex sono stati infatti ideati non come semplici vacanze studio, ma con lo scopo di offrire occasioni quotidiane in cui mettere in pratica la lingua attraverso ad esempio attività creative, lezioni tematiche e momenti di confronto culturale. Ogni campus è progettato per favorire la socializzazione tra pari, la pratica costante dell’inglese e la scoperta del contesto locale, offrendo così un’alternativa concreta ai tradizionali percorsi scolastici.
I corsi di Woleex sono rivolti anche ai più piccoli. Per la fascia d’età che va dai 10 ai 15 anni, la location è a “Km0”. Per loro si rimane in Italia, e precisamente in un villaggio situato a Paestum (Campania) dove il team di esperti ricrea tutte le dinamiche di un’esperienza all’estero con attività educative e formative incentrate sul divertimento.