Nascosta sotto le pendici del monte Civita, in cima alle tante ripide scalinate che caratterizzano l’architettura verticale del borgo più piccolo d’Italia, svetta l’antica Chiesa dedicata alla Madonna del Carmelo edificata nel 1604. Un piccolo gioiello che fa della semplicità stilistica la sua cifra e che, all’interno, custodisce un tesoro prezioso di memoria e storia del paese.
L’artistico presepe che vi si può ammirare, infatti, si colloca nel solco di un’antichissima devozione popolare e trascina il visitatore, al di là del simbolismo classico legato al Natale, in un mondo semplice fatto di valori e consuetudini ormai lontani dal nostro. A fare da ponte in questo viaggio dell’anima, tra passato, presente e futuro, i personaggi che vi troviamo rappresentati: la peculiarità dell’artistico presepe del Carmine è proprio quella di aver fissato, sotto fattezze artistiche legate alla sapiente manualità di artigiani autoctoni, personaggi realmente vissuti e frammenti di realtà popolare, nella cartapesta così come nel tempo. In questo modo Vicienz’ ‘e Catarina, Cristina ‘e Catolla, ‘On Filipetto e tanti altri protagonisti dell’Atrani di un tempo sono ancora in grado di raccontare, grazie all’impegno di quanti ne curano ancora oggi l’allestimento, l’identità del borgo e custodire quel prezioso bagaglio culturale fatto di usi, costumi, leggende, storie, tradizioni e saperi su cui si fonda il futuro dei territori.
Fino al 15 gennaio (sabato, domenica e giorni festivi) è possibile intraprendere questo suggestivo viaggio alla scoperta della tradizione e della memoria grazie alle visite guidate organizzate dalla Confraternita. L’appuntamento è in piazza Umberto I alle ore 10.
Lunedì 25 dicembre, alle ore 9.30, si terrà la messa di Natale con la deposizione del Bambinello.