Meret-Tottenham. Un premio per tutti - Per Sempre Napoli

E' ALEX MERET IL TALLONE D'ACHILLE DEL NAPOLI

Napoli bello di notte, ieri sera allo stadio "Diego Armando Maradona" di Fuorigrotta. Il "bradisismo Garcia" che ha scompaginato la perfetta macchina di gol e gioco messa a punto da Mister Luciano Spalletti, non sembra del tutto scongiurato e continua a produrre le sue scosse nel gruppo campione d'Italia, seppure con uno sciame sismico ridotto.

Così, ci sono ancora calciatori che si muovono a corrente alternata, vedi Anguissa, ed altri che sembrano completamente ricoperti di polvere e cenere e non riescono a splendere come prima, dopo la partenza del tecnico toscano: è il caso di Elmas e Raspadori, il primo completamente in ombra ed ignorato dal tecnico francese; il secondo costantemente costretto a giocare fuori ruolo. Ma, veniamo allo scontro di ieri sera con il Real Madrid. Era una partita che si poteva vincere, come del resto lo sono tutte le partite in cui va in campo questo Napoli, che ieri, tra l'altro, ha dovuto registrare un inconsueto, quanto unico svarione del capitano Giovanni Di Lorenzo che ha "regalato" il temporaneo pareggio al Real. Ma, anche con il "capitano" distratto, Anguissa evanescente e Osimhen imbrigliato dai difensori madrileni, questa partita si poteva non perdere, anzi con un po' di fortuna si poteva addirittura vincere. Ma la squadra del patron De Laurentis ha in seno un fragile tallone d'Achille, e se lo trascina ormai da tre stagioni, ovvero, da quando il portiere Ospina decise di cambiare aria. Si! Si tratta di Alex Meret. Nessuna nota negativa per il ragazzo friulano, che è un giovane corretto e, nonostante la sua mimica triste, anche simpatico. Ma, bontà e simpatia non fanno un portiere. Questo ragazzo è stato sempre sopravvalutato, in realtà credo che non sia assolutamente il portiere adatto al Napoli. Sempre insicuro nelle rare uscite dai pali, un atteggiamento costantemente  timoroso nei confronti di compagni ed avversari e un fisico troppo esile, ne offuscano completamente le doti di piazzamento, anche queste messe in dubbio nella corrente stagione, non solo sul terzo gol di ieri, ma soprattutto sul gol (fortunatamente annullato dall'arbitro) preso sabato scorso a Lecce. E' Alex Meret, dunque, l'anello debole di questo Napoli che, invece, ritrova due difensori che sembravano destinati solo a riempire gli almanacchi di coloro che si sono avvicendati con la maglia azzurra, ovvero Ostigard e Natan. Il problema tra i pali della squadra partenopea c'è ed è di grosse dimensioni. Non si può più far finta di niente. Questo portiere è inadatto e il Napoli, da grande squadra quale è, non può più permetterselo.