Addio a Maria Calì, grande Maestra della Storia dell'arte italiana -  ExPartibus

“Maria Calì, ancora negli ultimi mesi, ricordava con molta nostalgia gli anni fecondi trascorsi al Suor Orsola, un contesto nel quale aveva trovato stimoli rilevanti per la sua produzione scientifica e aveva proficuamente lavorato nel forgiare una nuova generazione di storici dell’arte che ne hanno particolarmente apprezzato il rigore scientifico e didattico e il non comune senso di giustizia e di responsabilità civile”.

Così sui canali social dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli (www.facebook.com/unisob) il Rettore Lucio d’Alessandro ricorda la storica dell’arte Maria Calì, classe 1930, origini siciliane e natali abruzzesi a L’Aquila, scomparsa a Roma da pochi giorni.

Professore ordinario di Storia dell’Arte moderna dell’Università degli Studi di Salerno dal 1988 al 2000 e docente della medesima disciplina nel corso di laurea in Conservazione dei beni culturali all’Università Suor Orsola Benincasa dal 1991 al 2011, Maria Calì si è autorevolmente distinta nello studio della pittura del Cinquecento in Italia, come attestano i libri e i diversi contributi pubblicati su riviste italiane e straniere concentrati in particolare sui rapporti intercorsi tra gli artisti e la Controriforma e la Riforma cattolica. Basti ricordare lo splendido volume del 1980 “Da Michelangelo a l’Escorial. Momenti del dibattito religioso nell’arte del Cinquecento”, pubblicato tra i Saggi Einaudi, o gli articoli dedicati ad alcuni tra i protagonisti di quel secolo, da Lorenzo Lotto al Pordenone, da Pellegrino Tibaldi a Daniele da Volterra, da Luca Cambiaso a El Greco.

Esattamente dieci anni or sono l’Università Suor Orsola Benincasa aveva organizzato un convegno di studi in suo onore in occasione della presentazione del volume a cura di Stefano De Mieri “Confronto. Studi e ricerche di storia dell'arte europea. Arte e storia, studi per Maria Calì” (Paparo Editore).