Al Trianon Viviani sono due gli appuntamenti in cartellone nel fine settimana. Il teatro, diretto artisticamente da Marisa Laurito, ospiterà venerdì 24 novembre Gnut, nel recital “Nun te ne fa’”.
Sabato 25 e domenica 26 novembre, si terrà una serata musicale in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la ricorrenza istituita dall’Onu: “Non ci sto! Voce ‘e femmene”, uno spettacolo con un cast, tutto al femminile, di otto cantanti, scritto e diretto da Maurizio Palumbo.
Gli spettacoli sono tutti programmati alle 21.
Gnut in “Nun te ne fa’”
Gnut, al secolo Claudio Domestico, è considerato una tra le migliori voci del cantautorato contemporaneo.
Napoletano, classe ‘81, è un cantautore, chitarrista, produttore e compositore di colonne sonore che da anni calca le scene musicali seguendo il suo cammino, unico e personale.
In questo recital, intitolato “Nun te ne fa’”, cioè «non dare troppo peso ai problemi», Gnut ci parla di quella filosofia di vita del “carpe diem” che, secondo l’artista, contraddistingue il sud Italia e in particolare Napoli. Musicalmente prende a piene mani dalla tradizione della propria terra per fondersi con suoni provenienti da luoghi lontani; nel tentativo di far incontrare Roberto Murolo con l’approccio “alternative” americano di Elliott Smith, la musica popolare con il folk inglese di Nick Drake e la canzone napoletana con il blues del delta del Mississippi.
Il concerto testimonia la sua maturità artistica, dopo vent’anni di esperienze e contaminazioni musicali, ed è il risultato di un lavoro di scrittura che ha preso il via nel 2014, grazie all’amicizia e ai forti legami artistici stretti con il poeta partenopeo Alessio Sollo e il cantautore inglese Piers Faccini. In un contesto sociale e musicale sempre più “veloce”, dedicare tanti anni alla scrittura e alla realizzazione di un disco è qualcosa di profondamente anacronistico e forse, proprio per questo, rivoluzionario. «Scrivere per sopravvivere, vivere per scrivere, comporre e cantare è per me cibo per l’anima – spiega Gnut –, con un bisogno che è diventato ancora più urgente durante gli ultimi anni di isolamento: nell’atmosfera surreale, a tratti da fine del mondo, creare canzoni come cura contro i mali di quest’epoca è diventato essenziale».
“Io non ci sto. Voce ‘e femmene”, concerto scritto e diretto da Maurizio Palumbo
Una squadra, tutta al femminile, di otto cantanti, calca il palcoscenico del Trianon Viviani per “Io non ci sto. Voce ‘e femmene”, lo spettacolo musicale, scritto e diretto da Maurizio Palumbo, contro la violenza di genere.
La serata si inserisce nelle manifestazioni della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la ricorrenza istituita nel 1999 dall'Assemblea generale delle Nazioni unite per sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema sempre più di cruda e scottante attualità.
Raffaella De Simone, Erminia Franzese, Margherita Marinelli, Silvia Paulillo, Teresa Rocco, Sara Russo, Veronica Simioli e Daniela Sponzilli interpretano la canzone del titolo, un vero e proprio grido di dolore e allo stesso tempo di speranza, e un programma di brani contemporanei e anche della tradizione napoletana.
In contrappunto con la musica i racconti di storie vere, vissute da donne di ogni età, dell’attrice Tiziana De Giacomo, nonché l’intervento di Carmen Buono.
Gli arrangiamenti e la direzione musicali sono di Aniello Misto, impegnato anche al basso e contrabbasso, e Gennaro Franco, al pianoforte e alle tastiere. Completano la band Antimo Aiezza, alla batteria, Francesco Romano, alle chitarre, e Manuel Quagliozzi, al sax e al flauto. I vocalist sono Daniele Di Rosa, Chiara Quartuccio, Claudia Mosca e Denise Corallo.
I movimenti coreografici sono curati da Ilaria Fischetti, le luci da Gianluca Sacco e l’audio da Daniele Chessa.