
Denominata da Cicerone l'” altera Roma”. a Santa Maria Capua Vetere vi è un’autentica meraviglia, sconosciuta al grande pubblico, l’Anfiteatro Campano, il più antico e il secondo per grandezza rispetto al Colosseo (il terzo per l'Anfiteatro di Pozzuoli. Poteva ospitare fino a 60.000 spettatori. Grazie all’epigrafe, originariamente posta all’ingresso dell’anfiteatro, fu possibile ricostruire parte della sua storia. Costruito da una colonia conquistata da Augusto dopo la battaglia di Azio, intorno al I secolo a.C., fu restaurato da Adriano nel 119 d.C., il quale fece aggiungere statue e colonne. L’imperatore Antonio Pio lo inaugurò nel 155 d.C.. Fu adibito agli spettacoli gladiatori, ai quali vi si assisteva dagli spalti posti tutt’intorno e raggiungibili tramite scalinate interne ed esterne.

Ovviamente le gesta di Spartaco non potevano lasciare indifferenti il cinema ed Hollywood, tanto che il grande regista Stanley Kubrick, decise di omaggiare il trace, nel 1960 in un film famosissimo che vede come protagonista un giovane Kirk Douglas nei panni di Spartaco.
Oggi dell’Anfiteatro, dei suoi quattro piani possiamo ammirare solo il primo ed una piccola parte del secondo, mentre le gradinate sono andate quasi completamente distrutte. I sotterranei, invece, sono ben conservati e collegati da dieci corridoi con volte a botte, costituiti da settantasei archi in mattoni rosso scuro che servivano da spogliatoi e depositi. A Santa Maria Capua Vetere è possibile fare un tour proprio sulle gesta di Spartaco: oltre l 'Anfiteatro Campano, il luogo da cui presero origine le sue gesta, si visiterà il museo dei gladiatori, scoprendone le tecniche di combattimento ed i vari tipi di armature, il museo archeologico col magnifico Satiro a riposo ed infine il Mitreo, luogo di culto del pagano dio Mithra, venerato dai gladiatori romani.