"Con le ali di Peter", sabato 19 ottobre 2019 (ore 11 e doppia replica domenica 20 alle ore 9.30 e 11) è il prossimo spettacolo in scena all’Orto Botanico di Napoli per la 24 edizione delle “Fiabe d’Autunno”, rassegna dedicata ai piccoli ideata e promossa dall’Associazione I Teatrini e realizzata con l’Università degli Studi Federico II in collaborazione con la Regione Campania ed il Comune di Napoli.
Con Peter e in volo, tutti insieme, adulti e bambini nel meraviglioso Orto Botanico di Napoli. Qui è ambientata la versione teatrale itinerante del capolavoro di James Matthew Barrie, nell’allestimento realizzato da Giovanna Facciolo. “Con le ali di Peter è dedicato al personaggio che da sempre ha affascinato i bambini per le sue avventure senza limiti di spazio e di tempo. Volare, restare giovani per sempre, vivere la vita appieno e con intensità, chi non vorrebbe essere come lui?” Così ne parla la regista Giovanna Facciolo che affida i personaggi del celebre racconto, da Capitan Uncino a Wendy, da Trilli ai Bimbi perduti e ai terribili Pirati, all’interpretazione degli attori Adele Amato de Serpis, Valentina Carbonara, Monica Costigliola, Alessandro Esposito, Raffaele Parisi, mentre i costumi ed i tanti oggetti di scena sono realizzati da Giovanna Napolitano. “Seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino!” è il saluto che Peter Pan rivolge al pubblico invitandolo a ritornare e restare come lui, a vivere e proteggere il mondo fantastico in cui viviamo e che ancora resiste alle brutture del tempo e agli scriteriati attacchi provenienti dalla cosiddetta “modernità” di certi adulti. Chiudere gli occhi e volare, anche solo con la fantasia, è possibile a tutti ed in tutte le età, così come riscoprire che la vita è fatta di tante cose belle che spesso dimentichiamo di avere accanto e dentro di noi. Questo è il senso di un racconto che è in fondo un immenso inno alla vita, che gli attori de I Teatrini consegnano agli adulti attraverso gli occhi dei bambini. Tutti in volo con Peter Pan nell’Orto di Napoli che questa volta diventa “l’orto che non c’è”, attraverso una messinscena itinerante per alla magia del racconto unisce lo stupore della conoscenza degli straordinari spazi di uno dei maggiori Orti botanici europei per importanza delle collezioni e per numero di specie coltivate.