Si è svolta nell’aula magna del Dipartimento di Economia dell’Università Vanvitelli, gremita di studenti e familiari per la coincidenza con le discussioni delle lauree magistrali, la cerimonia di assegnazione dei due premi ex aequo andati rispettivamente ai dottori Claudia Gatta e Raffaele Angelino. Era presente la commissione esaminatrice di laurea, guidata dalla direttrice del Dipartimento, Maria Antonia Ciocia.


Sono intervenuti la moglie del deputato, Alberta Farina, i figli Rossella Anna, Francesca Paola e Giuseppe, e molti amici e conoscenti da sempre vicini al parlamentare. In collegamento dal Senato della Repubblica, in forma personale e privata, il senatore Maurizio Gasparri si è complimentato con l’associazione e l’università per aver ricordato un suo amico con cui ha condiviso idee e obiettivi.
La direttrice Ciocia, nell’introdurre la cerimonia, ha illustrato i rinnovati accordi del CeSAF Maestri del Lavoro, promotori del premio, con il Dipartimento, miranti a orientare gli studenti allo studio dell’economia e alla conoscenza dell’industrializzazione del territorio. È stata la giornalista Francesca Nardi a tracciare un profilo dell’onorevole scomparso, della sua azione politico-sociale durante i suoi due mandati parlamentari e del suo lavoro nel consiglio comunale di Caserta.

Il presidente del Centro Studi ed Alta Formazione Maestri del Lavoro, Mauro Nemesio Rossi, ha spiegato le motivazioni del premio, in particolare l’impegno di Cuscunà nel salvare, alla fine del secolo, la Olivetti Marcianise, contrastando le decisioni del vertice della multinazionale e di Roberto Colaninno.
Cuscunà era componente della decima commissione della Camera, presieduta da Nerio Nesi. Quest’ultimo, un ex dirigente Olivetti di idee politiche opposte, ma convergente per la salvaguardia dei posti di lavoro. Nesi, oltre all’amore per Adriano Olivetti, era eporediese e dirigente della storica multinazionale italiana e si impegnava per evitare la deindustrializzazione dell’Italia dovuta alla globalizzazione imperante e di moda.
Al margine va segnalata l’assenza del Comune di Caserta e di quello di Capua, anche se avevano confermato la presenza rispettivamente del vicesindaco Maria Gabriella Grassia e della vice Marisa Giacobone. Stessa mancanza della maggiore associazione datoriale del territorio, nonostante avesse nei valutatori del premio un suo membro.