Sant’Arpino si tinge di rosa con “Il GIRO RACCONTA. La meravigliosa storia dei 115 arrivi della Corsa Rosa in Campania” (Edizioni LeVarie). Il libro del medico-scrittore Gian Paolo Porreca sarà presentato mercoledì 28 dicembre, a partire dalle ore 18, nel suggestivo scenario del seicentesco Palazzo Ducale “Sanchez de Luna” di Sant’Arpino.
Il volume, un’opera unica nel suo genere, con racconti di Gianfranco Coppola e Gian Paolo Ormezzano, si sviluppa attraverso il racconto degli arrivi di tappa in regione, dal 1909, anno della nascita del Giro d’Italia fino ai nostri giorni. Un percorso romantico, di sport e di vita vissuta, che Porreca compie, raccontando tutti i 115 arrivi del Giro nella nostra Campania. Una carrellata di storie di campioni, di uomini, di passione per lo sport della bicicletta e di appartenenza alla propria terra, che coinvolge ben 34 tra comuni e località sedi di arrivo di tappa in Campania.
L’evento è promosso da PulciNellaMente in sinergia con il “Gruppo Ciclisti Sant’Arpino”, la preziosa collaborazione del gruppo industriale “Elba” della famiglia Capasso, e il patrocinio dell’amministrazione comunale di Sant’Arpino.
Questo il programma della serata coordinata dal direttore di PulciNellaMente, il giornalista Elpidio Iorio: dopo i saluti istituzionali del sindaco Ernesto Di Mattia e dell’assessore alla Cultura Giovanni Maisto, con l’autore interverranno Gianfranco Coppola, giornalista Rai e presidente nazionale USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana), e Marco Lobasso, giornalista ed editore de “LeVarie”.
Tra gli ospiti della serata particolarmente atteso il vice campione del mondo di ciclismo Claudio Chiappucci, che esattamente trent’anni fa, al Tour de France, fu protagonista di una delle più belle imprese del ciclismo: il Diablo arrivò per primo sul traguardo del Sestriere dopo duecento chilometri di fuga, di cui 125 in perfetta solitudine. Quella di Chiappucci è stata probabilmente la fuga vincente più spettacolare nell’era moderna del ciclismo in una gara a tappe: un’impresa epica!
Annunciata la partecipazione anche del giornalista Franco Buononato e del pugile Angelo Musone, medaglia di bronzo nei pesi massimi all’Olimpiade di Los Angeles.
IL LIBRO attraverso le imprese di grandi campioni come Girardengo, Binda, Guerra, Bartali, Coppi, Merckx, Gimondi, Moser, Saronni, Indurain, Pantani, Nibali, per citare solo i più famosi, rende indimenticabili tanti luoghi della Campania, legati in modo indissolubile alle gesta di uomini in bicicletta e in maglia rosa. C’è, infatti, un sottile ma indissolubile filo rosa che lega il Giro d’Italia di ciclismo alla Campania. Un legame viscerale, fatto di numeri, 115 arrivi di tappa dal 1909 al 2021 e 34 diverse sedi di arrivo; fatto di storie di grandi campioni, di semplici ciclisti, di innamorati della bicicletta. Gian Paolo Porreca ha raccontato tutto questo e anche di più, con la sua prosa romantica e inclusiva, con la sua passione tenace e pura. Ha attraversato i decenni, ha ripercorso le tappe, ha tratteggiato le figure dei protagonisti, ha illuminato i luoghi delle loro imprese scintillanti.
Pagina dopo pagina, arrivo dopo arrivo, il Giro racconta ci conduce con leggerezza tra i grandi campioni del ciclismo. All’inizio, nell’epoca di Girardengo, Binda, per continuare con gli anni meravigliosi della rivalità tra Coppi e Bartali, e poi tra quella del Cannibale Merckx e dell’amatissimo Gimondi. Per arrivare alle sfide scintillanti tra Moser e Saronni e poi, ancora, alle stagioni vittoriose di Bugno, di Indurain, di Pantani, fino a quelle dei giorni nostri e di Vincenzo Nibali.
Parole e immagini si susseguono nel racconto di Gian Paolo Porreca, rendendo indimenticabili imprese come quella di Coppi in trionfo all’Arenaccia nel 1947. Di Merckx che vince il Giro a Napoli nel 1968. Del giovane Saronni a Ravello nel 1978. Dello scatenato Moser a cronometro tra Caserta e Napoli nel 1979, di Cipollini e del suo sprint da re in via Caracciolo nel 1996. Imprese che hanno trasformato luoghi, città e angoli della Campania in pezzi di storia del grande ciclismo. Il Giro racconta è un libro che mancava, che riempie un vuoto nella mondo del ciclismo e che ci accompagna, con emozione, nell’Italia che cambia.
L’AUTORE Gian Paolo Porreca, napoletano classe 1950, medico per passione e scrittore per vocazione, ha iniziato la sua attività letteraria nel solco della grande narrativa partenopea degli anni '60, da Compagnone a La Capria, a Prisco, con un'attenzione particolare per il mondo dello sport, e del ciclismo in assoluto. Vincitore, fra l'altro, del Premio Coni e del Premio Selezione Bancarella Sport per la letteratura di ispirazione sportiva.
Giornalista pubblicista, articolista de Il Mattino di Napoli e di TuttoBici.
Autore di A Gerben, con simpatia (Schettini editore); Una stagione fiamminga (Age editore); Ti raccomando Raas (Limina edizioni); Pantani e io (Limina edizioni); L'estate di P. e altri racconti aurunci (Byblos editore); Chiedimi chi era Merckx (Ultra edizio-ni); La meravigliosa storia del trapianto di cuore a Napoli, con Maurizio Cotrufo (Pironti editore); Elogio del Medico (Pironti editore); 70 Soffi al Cuore (Guida editore).