Al Jambo il primo appuntamento con i sapori e i colori del Carnevale è fissato per sabato 22, a partire dalle 18. Si tratta di una nuova avvincente sfida gastronomica organizzata in collaborazione con BeCheffy che è la grande community dei “cuochi per passione”, di coloro che amano la cucina e vogliono imparare divertendosi i segreti degli chef, una piattaforma che, partendo dalla Campania, mette in rete i migliori chef e i produttori delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole italiane.
Il maestro pasticciere Sabatino Sirica sarà il protagonista del contest culinario nel corso del quale due squadre si sfideranno nella preparazione di celebri ricette, a partire da quelle delle chiacchiere e castagnole, immancabili e dolci compagne per ogni amante delle abbuffate carnevalesche.
I presenti potranno degustare i dolci preparati dal maestro Sirica che da decenni delizia gli affezionati clienti con la tradizionale pasticceria napoletana. Sirica ha ricoperto tra l’altro la carica di presidente dell'Associazione Pasticcieri Napoletani, nonché collaborato per anni con la Società sportiva Calcio Napoli e il Circolo Canottieri, ha aderito a innumerevoli manifestazioni di beneficenza per le emergenze umanitarie, partecipato a importanti programmi televisivi RAI.
Sempre sabato, a partire dalle ore 16, s’inaugura il Carnevale dei Bimbi con animazione, baby dance, laboratori delle mascherine e giochi a tema dedicati appunto ai più piccoli. Lunedì e martedì, invece, sarà la volta della foto speciale gratuita (opportunità riservata ai clienti fidelizzati Jambo Card) per i bimbi in maschera. La foto sarà stampata sul calendario ad edizione limitata appositamente creato per l’evento.
Chiusura in grande stile, a partire dalle ore 17.00, con la lunga sfilata delle Maschere Veneziane con gli incantevoli costumi realizzati da Americo Pomarico, stilista originario di Lentiscosa (SA) che per anni ha vissuto e lavorato al Nord. Le sue “opere” sono il risultato di una ultradecennale ricerca e studio del “mistero” che ciascuna maschera veneziana evoca.
“Effettivamente le mie maschere nascono dal mistero – afferma Pomarico - . La mia prima creatura è stata la Notte, una maschera intensamente scura e avvolta dall’oscurità delle tenebre che celano la realtà e la trasformano con le paure e i sogni. Di Notte tutto è possibile. Aggirandosi tra l’oscurità e le tenebre nulla è chiaro e ben visibile. Durante la Notte il mistero della vita viene affievolito dai sogni, e i sogni stessi rappresentano un mistero. Tutto quello che cerco di racchiudere nelle mie opere, nelle mie maschere, parte dal mistero”.
Circa sessanta le maschere che sfileranno, ognuna portatrice di un messaggio differente e soprattutto di una cultura carnevalesca molto diversa rispetto al trambusto e al frastuono che di solito siamo abituati ad ascoltare. Sono maschere che raccontano storie, miti e leggende. “Così come i 12 Segni Zodiacali – aggiunge Pomarico - che rappresentano il misterioso mondo dell’astrologia e del fato. Mi affascina tutto quello che ha a che fare con il simbolismo e l’arte della rappresentanza dei sogni e dei segni. Tutto il mondo del sensismo e dell’ultraterreno mi affascina e nello stesso tempo mi inquieta. Il fascino e l’inquietudine sono le sensazioni che provocano le mie maschere in chi le osserva. E il fascino e l’inquietudine sono l’emblema del Mistero, che è in sé meraviglia e irrequietezza”.
Di particolare impatto emotivo anche Medusa: “è la leggenda del Mistero – precisa Pomarico - . Con Medusa ho potuto esprimere appieno il mondo del trascendente e dell’evanescente ricchezza della fantasia. Medusa è stata rappresentata da molti ma a parer mio magistralmente da Caravaggio che la rappresenta tra la vita e la morte. Gorgone decapitata ma ancora inarrestabilmente pietrificante, che con la bellezza seduce ed uccide con lo stesso sguardo. Credo che il mistero sia nato con Medusa, e che la stessa Medusa sia nata con il suo Mistero”.
Queste parola danno il senso della particolarità di questo evento, fuori dagli schemi e sicuramente di grande fascino e impatto emotivo.