L'Università del Sannio ha celebrato oggi un evento significativo nel tentativo di sensibilizzare la comunità accademica e la società sulla grave questione della violenza sulle donne.
In occasione dell'inaugurazione della Panchina Rossa a Palazzo San Domenico, il Rettore Gerardo Canfora ha presieduto la cerimonia, ponendo l’attenzione su una subcultura molto diffusa che alimenta le azioni violente.
La Panchina Rossa è diventata un simbolo internazionale di solidarietà e impegno contro la violenza sulle donne. Questa iniziativa, promossa dall'Università del Sannio, mira a trasmettere un messaggio chiaro e inequivocabile: la violenza di genere non può essere tollerata e deve essere contrastata con determinazione.
Durante la cerimonia, sono intervenuti il presidente del Tribunale, Marilisa Rinaldi, il procuratore aggiunto, Gianfranco Scarfò, l'assessore comunale alle politiche sociali, Carmen Coppola. Presenti il vice prefetto Maria De Feo, il Comando Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. La cerimonia ha visto la partecipazione di una folta rappresentanza di studenti e studentesse, docenti e personale dell'ateneo sannita, dimostrando il forte sostegno della comunità accademica a questa causa.
In un momento emozionante, otto studenti hanno letto la poesia di Cristina Torres Càceres, "Se domani non torno distruggi tutto…", parole diventate manifesto dopo l’omicidio di Giulia Ceccettin.
Sulla panchina l’iscrizione «È stato il vostro bravo ragazzo», la frase della scrittrice Valeria Fonte che richiama inevitabilmente il valore dell’educazione.
All’Università del Sannio la Panchina Rossa invita tutti a riflettere sulla necessità di unire le forze per creare un ambiente sicuro e rispettoso per tutti.