"Nella presentazione siamo stati chiari, noi abbiamo un solo obiettivo: vincere! Non esiste un secondo obiettivo, che al massimo potrebbe essere quello di divertirci. Qualcuno dice che noi facciamo proclami, ma i nostri non sono proclami: se facessimo quelli, oggi avremmo cercato mille scuse, come quella che è il terzo anno di fila che non abbiamo lo stadio. E i nostri investimenti non sarebbero stati così importanti.
Però sappiamo benissimo che gli ultrà, i tifosi veri, quelli che vogliono cambiare la città, stanno con noi. Non possiamo mollare per quei 4 “personaggicchi” che ad ogni occasione cercano di destabilizzare, perché noi stiamo facendo cose importanti e straordinarie, mai successe in città. Abbiamo riportato il calcio a Torre Annunziata e rispondiamo ogni giorno con i fatti, cosa che stiamo facendo già da 2 anni.
Le sconfitte servono per migliorarsi e noi già abbiamo preso dei provvedimenti insieme allo staff tecnico. Tutti i calciatori che non soddisfano le aspettative societarie verranno messi alla porta per far entrare chi invece deve portarci al più presto in alto. Sentiamo parlare di calciatori: Masi è uscito per far spazio a Bezzon, Riccio per far entrare Guifo Bogne, Fagotti per far spazio a Viotti, Khelil perché in ritiro, che serve a quello, abbiamo avuto modo di vederlo nel contesto squadra ed oggi abbiamo messo in uscita Wissam perché abbiamo compreso che non era adeguato al nostro progetto tecnico perché abbiamo alzato l’asticella. Non è finita qui e ve ne accorgete dagli ultimi tre ingressi annunciati prima della partita, quelli di Marisei, Franci e Fiasco under provenienti da settori giovanili professionistici.
Noi abbiamo l’arma in più che si chiama Salvatore Campilongo, il quale sta costruendo, insieme alla società, la squadra che ci porterà alla vittoria. Abbiamo conferito pieni poteri al mister e ad oggi, con gli ultimi tre innesti, è soddisfatto della rosa che ha a disposizione. Ora, però. vista la fuoriuscita di Wissam ci sarà un ritorno sul mercato per trovare un esterno d’attacco all'altezza del nostro progetto.
Oggi dopo lo spettacolo offerto dai tifosi che abbiamo visto domenica, speriamo che continui. Però è onesto intellettualmente sottolineare una cosa: ogni volta sentiamo dire che hanno vinto i tifosi, ma noi con determinazione e forza diciamo che ha vinto il Savoia. Senza una società seria non ci sono i tifosi e senza tifosi non si va da nessuna parte. L'unione fa la forza e non è solo un modo di dire. Grazie per averci sostenuto, siamo la squadra più forte perché siamo una grande società e abbiamo una grande tifoseria. Cerchiamo solo di non farci dividere da quei personaggi che hanno prima distrutto la città, il Giraud e poi hanno fatto fallire il Savoia. Noi dobbiamo combattere dall’interno per riprenderci quello che siamo. Voi esistete perché esistiamo noi e noi esistiamo perché esistete voi, siamo un binomio imprescindibile: senza squadra non ci sono tifosi, senza tifosi non c’è squadra. Da solo nessuno vince, uniti soltanto lo si può fare."