Il diritto alla salute e la dignità della nostra città prima di tutto. Nella consapevolezza che, attraverso la presentazione dell’Atto Unico Aziendale, l’ASL di Salerno abbia prodotto un importante passo in avanti, intendiamo portare all’attenzione pubblica alcune perplessità sui temi relativi tanto all’attuazione dell’atto aziendale quanto sulla gestione generale della rete d’emergenza locale e, in particolare modo, alla riorganizzazione del D.E.A. di appartenenza (Nocera Inferiore/Pagani/ Scafati).
Pertanto, abbiamo elaborato insieme un documento in cui, con otto semplici punti, sono sintetizzate alcune proposte che, attraverso differenti iniziative politiche, porteremo a conoscenza della cittadinanza e degli amministratori. Alcuni dei seguenti punti, quelli maggiormente inerenti alle osservazioni da poter fare all’Atto Unico Aziendale, sono stati già verbalizzati durante il consiglio comunale del 5 aprile 2024. Per tutti noi, il diritto alla salute dei cittadini e delle cittadine viene prima di ogni cosa. 1) Pubblicazione del Documento Unico di Programmazione da parte dell’ASL Salerno, con aggiornamenti semestrali inerenti il crono-programma delle attività in itinere o da svolgere al fine di raggiungere gli obbiettivi indicati, specificando le risorse economiche e di personale necessarie, e lo stato dei luoghi del nosocomio, previa ricognizione. 2) A tutti i reparti che saranno operativi nell’Ospedale di Scafati ed al personale medico ad essi afferente deve essere garantita la più ampia autonomia e capacità decisionale e operativa così da offrire prestazioni sanitarie adeguate ai cittadini e alle cittadine senza limitarne la gestione organizzativa e delle risorse. 3) Definire chiaramente e con termini espliciti, quali prestazioni potrà effettuare il Pronto Soccorso di Scafati una volta realizzato e per quali stati emergenziali la popolazione potrà rivolgersi ad esso. 4) Effettuare i lavori di adeguamento sismico (già finanziati e calendarizzati) in maniera frazionata e non sull’intero stabile simultaneamente, così da evitare la totale chiusura del P.O. di Scafati e il trasferimento in blocco del personale presso altre strutture. 5) Nelle more della realizzazione del Pronto Soccorso trasferire l’unità di primo intervento da Pagani a Scafati (la soppressione del reparto di Pagani è già prevista dal nuovo atto aziendale dell’ASL), nei locali anch’essi già ristrutturati e pronti all’apertura, in modo da poter usufruire di tutto il comparto già esistente e operativo e sopperire alla mancata assistenza sanitaria d’emergenza del territorio. 6) Trasferire sul presidio scafatese anche il parco ambulanze attualmente situato presso l’ospedale di Pagani. 7) Richiedere l’intervento della Regione Campania sui salari del personale ospedaliero medico, aggiungendo bonus e incentivi alla paga di riferimento, così da incentivare la partecipazione ai concorsi e iniziare a sopperire al problema cardine e originario della carenza di personale medico. 8) Roadmap delle attivitа utili per l’apertura della “Casa di Comunitа” prevista dal Ministero della Salute a Scafati e finanziata interamente dai fondi PNNR, per la quale è stata già individuata l’area all’interno dell’ospedale e che sarebbe un ulteriore tassello utile a costruire l’ospedale aperto e funzionante che tutti vorremmo.