Martedì 8 al Massimo Salernitano il Gala in onore di Lola D’Arienzo «Si può volare anche senza ali, perché la disabilità non è di chi la vive, ma di chi la vede» Le parole dell’ex danzatrice di Cava de’ Tirreni, da tempo malata di Sla CONDUCONO STEFANIA BENINCASA E PIPPO PELO. GRANDE OSPITE ENZO DE CARO. In scena tutte le forme d’arte: danza, prosa, musiche inedite, professionisti del palcoscenico e coreografi di spessore internazionale L’ingresso è ad invito. Una postazione permetterà di fare un’offerta a favore della ricerca.
Salerno, 5 ottobre 2019 I professionisti dell’arte si inchinano di fronte alla forza, alla tenacia di Lolita D’Arienzo, Lola, un tempo ballerina e insegnante di danza, da oltre 20 anni costretta a letto dalla SLA, sclerosi laterale amiotrofica. Lei, che ostinatamente e con orgoglio continua a “battere” libri con le ciglia, a “dirigere” la famiglia e fino a pochi anni fa la sua scuola di danza a Cava dei Tirreni, assisterà dietro le quinte allo spettacolo in suo onore di cui firma anche la direzione artistica insieme con Luigi Ferrone e Corona Paone, rispettivamente già primo ballerino ed etoile del Teatro San Carlo di Napoli.
Martedì 8 ottobre alle 20.30 il sipario del Teatro Verdi di Salerno si alzerà su “Lola and friends 2019”, il gala realizzato grazie al contributo della Regione Campania, Comune di Salerno e le Associazioni Uildm, Amici di Lola e l’Associazione Arte e Spettacolo di Napoli che, attraverso la danza, la prosa lirica e la musica, comunicherà con il linguaggio delle emozioni, lo stesso messaggio che l’artista cavese, nonostante la malattia, continua a trasmettere con grande coraggio.
Non esistono barriere, come non esistono freni per coloro che vogliono continuare a volare. «Si può volare anche senza ali, perché la disabilità non è di chi la vive, ma di chi la vede» – spiega Lola, che ha dettato queste poche righe attraverso un macchinario particolare che le consente di “fermare” le lettere su un monitor con un battito di ciglia.
Timonieri della serata saranno l’attrice Stefania Benincasa e il conduttore radiofonico Pippo Pelo. Attesissimo il saluto dell’attore Enzo De Caro, amico di Lola da quando, nel 2015, l’infaticabile artista ha deciso di fare del suo romanzo, “In Punta d’ali”, che racconta il suo coraggio ed il suo dramma, sulla scia di quella passione mai sopita per la danza che è linfa dei suoi giorni, un cortometraggio che alla regia porta la firma di Luca Guardabascio e De Caro tra i protagonisti.
Ad impreziosire i momenti di musica ci penseranno il soprano Sofia Trapani che canterà le poesie di Lola “Stelle cadenti e danza” musicata dal Maestro Vincenzo Caruso e “Amore” musicata dal Maestro Pietro Sellitto. In scaletta è previsto anche l‘intervento di Lucia Tortora che intonerà il brano “Memory”. Al tenore Danilo della Rocca invece l’onore di cantare i brani “La Cura” di Battiato e “A te” di Jovanotti. Il cerchio delle sette note si chiude con l’intervento dell’attrice Gabriella Cerino che, accompagnata dall’arpista Assunta Caputo, sarà impegnata nella lettura di alcune poesie scritte da Lola D’Arienzo - “Gabbiani”, “Sogno e realtà” “Lacrime”, “Figli” - e “Il mio paese natio” scritta invece dal papà dell’artista cavese.
In questo quadro ci sarà anche la danza con la Crown Ballet Company che interpreterà i pax de deux di “Giselle” e “Le Corsaire”, e le suite tratte da “Carmina Burana”, “Notturno di Chopin” e “Maria” di West Side Story. A sorpresa anche un omaggio danzato a Lola.
Il Gala sarà arricchito dalla presenza di artisti di fama nazionale ed internazionale e dai ballerini del Teatro di San Carlo di Napoli, su gentile concessione dell’etoile e direttore del corpo di ballo Giuseppe Picone. Per Lola, coreografati dal danzatore di fama Fabio Gison, danzeranno un passo a due tratto da “La Carmen e sulle note di “Indifferentemente”.
«Omaggiare Lola è doveroso – spiega il primo ballerino del San Carlo Luigi Ferrone tra i protagonisti del Gala – la sua forza d’animo, il suo non arrendersi credo sia l’insegnamento più importante e bello che si possa trasmettere. Da tempo la sosteniamo con Tuttinscena, martedì sarà una grande festa in suo onore. Ci auguriamo che la storia di questa donna e artista costretta ma non sconfitta da una delle malattie più invadenti, che paralizza lentamente il corpo mentre la mente assiste impotente allo spettacolo, aiuti tutti, professionisti coinvolti e pubblico a perseverare sempre e comunque nelle proprie scelte».
L’ingresso è ad invito. Una postazione permetterà a quanti vorranno di fare un’offerta libera a favore della ricerca.