L’immediata attivazione di un Tavolo tecnico per “riorientare, ampliare e qualificare l’offerta dei servizi territoriali” e porre fine a “una serie di criticità strutturali e organizzative nonché disparità valutative dei bisogni da parte dei diversi distretti sanitari”.
È la posizione forte assunta dalla Cisl FP in una lettera inviata alle organizzazioni di categoria, ai centri di riabilitazione, ai vertici ASL e al Prefetto, con tanto di minaccia: riscontri entro 5 giorni o sarà dichiarato lo stato di agitazione e poi lo sciopero generale.
“Sposiamo con assoluta convinzione la posizione della Cisl FP di Salerno – commenta la portavoce del Comitato Diritto alla Cura, Annarita Ruggiero – che fin d’ora condividiamo pienamente. L’Asl ha ora un termine assoluto e perentorio entro cui fornire chiarimenti in merito ai servizi residenziali riabilitativi e sociosanitari attivi nel territorio dell’Azienda Sanitaria di Salerno.
“Una chiarezza che abbiamo inutilmente chiesto anche noi – aggiunge Annarita Ruggiero – dopo comportamenti incomprensibili assunti con decine di pazienti disabili gravi, trasferiti in Rsa in virtù di decisioni assunte da organismi non conformi a quanto prevede la legge: UVI (Unità di Valutazione Integrata) convocate d’arbitrio dall’Asl, e non dai soggetti previsti dalla Legge (medico di base, paziente, Comune), che hanno frettolosamente liquidato i pazienti, ed UVBR (Unità di Valutazione Bisogni Riabilitativi) formate da appena tre membri, a fronte dei sette previsti dalla legge, del tutto prive di specialisti idonei, con malati neurologici valutati da un fisiatra. Un atteggiamento arrogante e sprezzante dei più elementari diritti costituzionali di malati gravi – i più deboli tra i deboli – a cui l’Asl null’altra indicazione ha saputo fornire che quella di “fare causa”.
“È tempo di una sanità vicina ai bisogni dei cittadini, ed ancor di più ai più deboli tra i deboli. Saremo accanto alla Cisl – conclude Annarita Ruggiero - in una battaglia che ci vede impegnati e attivi, convintamente, fin dalla prima ora”.