di NICOLA ARPAIA
Contro il dissesto idrogeologico i fondi ci sono e il Ministero dell'Ambiente è pronto a fare tutto quanto è nelle sue competenze per farli arrivare in fretta, ma al momento la mancata comunicazione dei dati da parte della Regione Campania impedisce l'erogazione di finanziamenti già assegnati, frenando un piano che consentirebbe di avviare in Costa d'Amalfi lavori per quasi 15 milioni di euro.
A evidenziare la criticità è la deputata Anna Bilotti, rendendo nota la risposta del ministro Sergio Costa a un'interrogazione in cui la parlamentare del Movimento 5 Stelle chiedeva conto delle risorse destinate alla Campania nell'ambito del Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico. «La risposta del ministro conferma quanto avevo rilevato all'indomani delle frane dello scorso dicembre – commenta la deputata – Dagli atti risulta che per la progettazione della messa in sicurezza idrogeologica del territorio di Amalfi è stata erogata nell'agosto del 2018 la prima quota di finanziamento (pari al 26% del totale) ma da allora la Regione non ha ancora inserito nel sistema di monitoraggio i dati necessari per sbloccare la seconda tranche, cioè un ulteriore 47%». I ritardi coinvolgono tutta la progettazione per la quale la Regione ha chiesto di attingere al fondo contro il dissesto idrogeologico. Dalla risposta all'interrogazione parlamentare emerge che il Ministero ha finanziato per la Campania 54 progetti, per una spesa complessiva di oltre 12 milioni di euro, ma che per tutti non è stato possibile andare oltre l'erogazione del 26% della somma. «La Regione non ha ancora provveduto a perfezionare l’accreditamento nei sistemi deputati all’inserimento dei dati di monitoraggio e quindi non può certificare la spesa sostenuta ai fini dell’erogazione della seconda quota – spiega Bilotti – In ogni caso, dalla Campania non risulta presentata alcuna richiesta di erogazione della seconda quota». Per il consigliere regionale Michele Cammarano (M5S) la responsabilità è tutta in capo a Vincenzo De Luca: «Dal suo primo giorno da presidente della Regione, De Luca è anche commissario straordinario contro il dissesto idrogeologico. È a lui che compete anche la gestione dei fondi previsti dal Ministero, e questi sono i risultati». Sulla stessa lunghezza d'onda il consigliere Vincenzo Viglione, anche lui del gruppo 5Stelle: «Queste procedure vanno velocizzate, per porre rimedio a situazioni di rischio che non possono più attendere l'evolversi di giochi di carattere elettorale, che da sempre compromettono l'avanzamento di interventi fondamentali per la messa in sicurezza dei nostri territori».