Un’antologia di peccati ed altri miracoli, l’inimitabile murder party e un viaggio tra le suggestioni di un paese animeranno, da giovedì 1 a domenica 4 agosto alle ore 21.00, l'affascinante cornice del Real Orto Botanico di Napoli nell’ultima settimana di Brividi d’Estate 2024, ventitreesima edizione della rassegna organizzata da Il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli.
Nata da un’idea di Annamaria Russo, la rassegna, fra le più longeve della città, è sostenuta dalla sensibilità e la preziosa collaborazione dell’Università Federico II di Napoli, che gestisce il parco, e con il patrocinio del Comune di Napoli.
A dare il via alla programmazione, giovedì 1 agosto, sarà La notte dei racconti magici di Gennaro Monti, anche interprete con Sonia De Rosa, Davide De Rosa, Alfredo Mundo, Carolina Aterrano. Sotto un cielo magico e con la cornice speciale di un giardino unico, i peccati capitali nella cultura popolare, ira, invidia, gola, avarizia, superbia, accidia e lussuria, si mescoleranno a storie tramandate, danze affascinanti e canzoni dimenticate. Una ricerca tra le feste di paese e le usanze tipiche di territori poco conosciuti del nostro meridione, una raccolta di “fatti” in una notte. Una favola magica e misteriosa accompagnata dalla musica e dal ritmo, dalle maschere e dalla forza di un racconto che affonda le radici in un mondo lontano che sopravvive.
La programmazione della rassegna proseguirà, venerdì 2 agosto, con l’ultimo appuntamento de La cena con delitto, lo spettacolo-gioco che coinvolge il pubblico dall’inizio alla fine, durante una gustosa cena a buffet, nelle indagini per smascherare un diabolico assassino e scoprirne il movente.
A chiudere la rassegna, sabato 3 e domenica 4 agosto, sarà Cent’anni di solitudine, un viaggio fra le pagine del capolavoro di Gabriel Garcia Marquez 'guidato' dalle parole di Paolo Cresta e la musica dal vivo dei Ringe Ringe Raja, nell’adattamento di Annamaria Russo e Ciro Sabatino. Un racconto musicale, un concerto di parole per uno spettacolo che vorrebbe essere una preghiera laica dedicata all’immensità della letteratura.
I libri amati sono la valigia di suggestioni, di emozioni, che ti porti dietro, per un giorno o per una vita. Hanno il sapore di una stagione dell’esistenza, qualche volta ti restituiscono inalterata l’ingenuità stupita di un passato prossimo o remoto. I libri amati sono i brividi, le risate, le lacrime di scorta nei giorni grigi di una quotidianità un po’ sbiadita, ed hanno titoli che spalancano il sorriso: Cent’anni di solitudine è uno di questi.