Petardi, fumogeni e insulti alla partita: 'daspati' in dieci

C’eravamo anche noi - con le nostre bandiere della pace - al presidio davanti al Centro di produzione RAI di Napoli, indetto per protestare contro l’inaccettabile atteggiamento dei vertici nazionali dell’emittente radiotelevisiva pubblica, che hanno censurato in modo servile le legittime critiche nei confronti del governo israeliano, responsabile di un vero e proprio genocidio nei confronti della popolazione civile palestinese di Gaza.

Anche noi pacifisti, nonviolenti ed antimilitaristi del Comitato Pace e Disarmo Campania eravamo davanti ai cancelli (peraltro sbarrati) della RAI di via Marconi, con tanti altri manifestanti, per protestare contro un servizio pubblico in cui è vietato esprimersi criticamente sulla strage di bambini innocenti e si accusa di complicità con Hamas chi difende la vita, la sicurezza e la dignità di una popolazione invasa militarmente e costretta a scegliere tra la fuga e la morte.

Noi abbiamo assistito ad una manifestazione fortemente critica, con cartelli, bandiere, striscioni e speakeraggio, per chiedere conto anche ai vertici locali della RAI di questo intollerabile comportamento censorio, ma senza nessun atto che potesse giustificare l’intervento aggressivo e violento dei numerosi agenti di polizia mobilitati, che non hanno esitato ad attaccare con violente manganellate i giovani manifestanti che si erano accostati ai cancelli chiusi del centro di produzione, ferendone alla testa almeno cinque.

Il Comitato Pace e Disarmo Campania – nella cui rappresentanza erano presenti anche noti esponenti dei movimenti nonviolenti nazionali– condannano quindi la chiusura al confronto dei dirigenti RAI di Napoli, ma soprattutto l’ingiustificabile e pesante aggressione delle ‘forze dell’ordine’ nei confronti di chi manifestava in difesa di un’informazione veritiera sul conflitto israelo-palestinese, non viziata dalla preconcetta criminalizzazione del dissenso e da atteggiamenti smaccatamente filo-israeliani.

Nell’invocare ancora una volta il cessate il fuoco immediato e totale ed il rispetto degli organismi internazionali e degli operatori umanitari, il Comitato Pace e Disarmo Campania esprime la propria solidarietà ai manifestanti feriti e continuerà a battersi per far valere le ragioni della nonviolenza attiva e della resistenza civile sulla logica mortifera del militarismo e del bellicismo, conclude il "Comitato Pace, Disarmo e Smilitarizzazione del Territorio - Campania".