Graduation Day della terza edizione della Cyber HackAdemy, il percorso formativo in ambito cybersicurezza nato dalla collaborazione tra Accenture e l'Università degli Studi di Napoli Federico II, con il supporto di Palo Alto Networks, Google Cloud e Trend Micro.
La cerimonia di chiusura si è svolta nel Polo federiciano di San Giovanni a Teduccio oggi pomeriggio alla presenza di Antonello Ardituro della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, del Comandante dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, Luigi Casali e con il collegamento da remoto del Direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Bruno Frattasi. Nel corso dell’incontro sono stati presentati i risultati delle attività di “project work” svolte dai ragazzi durante il semestre e consegnati i diplomi.
Il corso, svoltosi da giugno 2023 a gennaio 2024, ha formato 30 giovani studenti su tematiche relative alla sicurezza delle reti, delle infrastrutture cloud e degli ecosistemi IoT (Internet of Things) con un approccio esperienziale basato su sfide pratiche ed integrando formazione in presenza, apprendimento autonomo e didattica basata sul lavoro di gruppo e permettendo di sviluppare competenze specialistiche sempre più rilevanti per le aziende. I partecipanti hanno seguito le lezioni gratuite da remoto e in presenza presso il polo tecnologico di San Giovanni a Teduccio.
L’approccio didattico di tipo pratico ha consentito ai 30 partecipanti con un’età media di 25 anni e una formazione non soltanto di tipo STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics), di mettere alla prova le proprie capacità attraverso una serie di sfide a complessità crescente.
Per gli studenti che si sono distinti durante il percorso didattico, Accenture metterà a disposizione un periodo di stage formativo della durata di 6 mesi presso una delle sedi italiane e/o un contratto di assunzione sulla base dei risultati conseguiti.
La centralità della cybersecurity per le imprese di oggi implica la necessità di continuare ad investire nella formazione di competenze specializzate. Nell’ultimo studio di Accenture presentato poche settimane fa a Davos, infatti, il 59% dei leader e il 64% dei dirigenti in ambito cyber, infatti, individua nel reclutamento e la valorizzazione dei talenti un fattore chiave per costruire resilienza cibernetica evidenziando come la continua evoluzione di questo settore richieda un impegno da parte delle aziende nell’offrire costanti opportunità di formazione e crescita professionale.
Per questo Accenture mette a disposizione dell’ecosistema una divisione che in Italia conta oltre 1.200 esperti e un’ampia rete di centri specializzati su tutto il territorio nazionale, tra cui il neo inaugurato Cyber Fusion Center di Milano. Il centro, come il suo gemello di Napoli, è un hub per la prototipazione di soluzioni di cyber resilience e cyber protection ottenute combinando i servizi già disponibili con le moderne tecnologie di automazione intelligente, analisi avanzate, AI Generativa e Integrated Cyber Defence.
“La cybersecurity si conferma un abilitatore imprescindibile per l’innovazione e la crescita di tutte le organizzazioni, pubbliche e private. La crescente adozione di tecnologie emergenti da parte della criminalità informatica rende le aziende sempre più vulnerabili e bisognose di competenze altamente specializzate”, ha sottolineato Marco Molinaro Responsabile Cybersecurity di Accenture per Italia, Centro Europa e Grecia. “Con la Cyber HackAdemy, che quest'anno giunge alla terza edizione a conferma della solidità del progetto e dell'impegno di tutti gli attori coinvolti, puntiamo ad offrire ai giovani gli strumenti per padroneggiare con successo l’innovazione che sta rivoluzionando il mondo del lavoro, sostenendo, peraltro, lo sviluppo del territorio campano da sempre fucina di talenti altamente qualificati".
Simon Pietro Romano, Responsabile Scientifico Accenture Cyber HackAdemy, Università degli Studi di Napoli Federico II: “La Cyber HackAdemy di quest'anno si è contraddistinta per una costante evoluzione dei contenuti formativi ed una crescente estensione della rete di partner tecnologici coinvolti nell'iniziativa. Grazie all'adozione di metodologie formative all'avanguardia, all'introduzione di contributi derivanti dall'esperienza pratica di professionisti esperti e alla collaborazione sinergica tra tutor aziendali e accademici, stiamo plasmando un ambiente di apprendimento e co-creazione di progetti di eccellente qualità. Questi tratti distintivi del nostro approccio alla formazione e alla collaborazione tra il mondo accademico e aziendale proiettano la Cyber HackAdemy verso un futuro in cui la Federico II continuerà a fungere da faro di innovazione, sia a livello nazionale che internazionale.”