Se ne parlerà giovedì 30 e venerdì 31 marzo alla Federico II per iniziativa dell'Aicun, l’Associazione Italiana dei Comunicatori di Università.
Apriranno il dibattito gli interventi dell’esperto Social Innovation e Digital Transformation Alex Giordano e dello scrittore Maurizio de Giovanni. Parleranno rispettivamente di: ‘Oltre il Metaverso, per una trasformazione digitale del comunicatore di università’ e di ‘La giovinezza della vecchia scrittura’.
L’appuntamento è il 30 alle 10.30 nella sala A del Centro congressi federiciano di via Partenope, 36.
Introdurranno la due giorni i saluti di Rita Mastrullo, Prorettrice Università degli Studi di Napoli Federico II, e di Angelo Saccà, Presidente AICUN. Seguiranno gli interventi istituzionali di Salvatore Cuzzocrea, Presidente CRUI (in collegamento online), Alberto Scuttari, Presidente CODAU, Antonio Uricchio, Presidente ANVUR (in collegamento online), e Antonio Parlati, Direttore Centro di Produzione RAI di Napoli.
In programma, nel pomeriggio gli interventi di Stefano Marrone e Michele Mezza, della Federico II, su ‘Brain Teaching: l'integrazione dell'intelligenza artificiale nel ciclo didattico’ e di Pietro Bonada e Flavio Trione, Revibe-Metaverse Experience Factory, ed Emiliano Anceschi, Cineca, su ‘Metaverso: la nuova dimensione per il business’.
Venerdì mattina tavola rotonda su ‘Intelligenza artificiale e Metaverso: come e cosa cambia nella comunicazione delle università e nell'attività dei comunicatori’. Interverranno Mauro Conti, Università degli Studi di Padova, Paola Pisano, Università degli Studi di Torino, Alessandra Fazio ed Emanuele Isidori, Università degli Studi di Roma Foro Italico, Francesca Grassi, Co.In.Fo. Coordina: Paola Scioli, Consiglio Direttivo AICUN.
Più delle altre volte AICUN ha voluto anticipare i tempi, perché ritiene che la diffusione di tecnologie come l'Intelligenza artificiale e il Metaverso avranno in breve tempo un impatto significativo non solo sulla didattica e la ricerca, ma anche sui processi di comunicazione e saranno determinanti per il cambiamento radicale del modo di lavorare dei comunicatori di università e delle competenze professionali che saranno chiamati a sviluppare.