Benevento| Prorogata al 28 febbraio 2021 la Mostra di Franco Marrocco ...

Dal 21 dicembre 2024 al 9 marzo 2025, il Castello medioevale di Rocca d'Evandro (CE), che negli ultimi mesi ha visto il completamento dei lavori di restauro, ospiterà la mostra "Franco Marrocco. Solstizio d'inverno". L'inaugurazione è in programma sabato 21 dicembre alle ore 16.00, nelle sale del piano nobile.

L'esposizione, promossa dal Comune di Rocca d'Evandro in collaborazione con i partner culturali Museo-Fondo Regionale d'Arte Contemporanea (FRaC Baronissi) e Fondazione Rossi di Nova Milanese, segna l'inizio delle attività del MaRƎ (acronimo di Museo arte Rocca d'Evandro), la cui istituzione è stata deliberata di recente, unitamente alla creazione al suo interno della Collezione d'Arte Contemporanea, fortemente sollecitata dall'artista Marrocco, originario del centro, ultimo lembo della Regione Campania.
Il progetto della mostra, curato dal prof. Massimo Bignardi, storico e critico d'arte, in collaborazione con l'Associazione Culturale Ars-Ubivitae e l'Associazione Giuseppe e Gina Flangini, si iscrive nel desiderio di proporre a un pubblico più ampio il lavoro di Franco Marrocco, costruendo due percorsi espositivi che animano l'ala a mezzogiorno del piano nobile del castello.

Un segmento propone quattordici opere che l'artista ha realizzato nel corso degli anni Ottanta e che ruotano intorno a un opera che è il grande trittico, "Sul mio cielo volano anche gli angeli" (148x480 cm) del 1986, presente in quell'anno alla XI Quadriennale di Roma. A precedere tale opera, vi sono alcune tele realizzate tra la fine degli anni Settanta e il 1984, quali ad esempio "Il cielo", ovvero quando il lavoro dell'artista registra una nuova considerazione del rapporto tra la figura e lo spazio.

Il percorso continua nella seconda parte, ove sono presenti sette dipinti di grandi dimensioni realizzati in questi ultimi anni, tra questi "Solstizio d'inverno", una significativa opera che l'artista ha voluto donare alla nascente collezione d'arte contemporanea del MaRƎ. «Dalla distesa quasi bianca della tela, leggerissime tracce emergono per raccontare la presenza della natura», scrive Bignardi. «Il silenzio va oltre e scivola verso l'alto del dipinto: lì, a mo' di architettura, l'artista ha costruito un vano, dal quale si slancia un ramo d'argento. La luce lo capta e lo fa brillare: l'Avvento».

Note biografiche
Franco Marrocco (Rocca d'Evandro, 1956) si diploma in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Frosinone. Del 1979 è l'invito al "Premio Mazzacurati" di Teramo; del 1986 alla "XXXV Rassegna San Fedele" a Milano e alla "XI Quadriennale di Roma". Nel 1989 tiene una personale alla Chambre de Commerce Italienne a Parigi; del 1990 la personale allestita dalla Galerie Annese Monaco, sempre a Parigi, seguita da quella ospitata l'anno dopo dal Palazzo dei Priori a Perugia. Nello stesso anno è invitato alla mostra "The Modernity of Lyrism", tenuta alla Gummesons Konstgalleri di Stoccolma. Nel 1996 partecipa alla "XII Quadriennale di Roma", nel 1997 al "Premio Michetti" e alla mostra "Artinceramica" tenutasi a Palazzo Reale di Napoli. Nel 1998 espone alla mostra "Arie Mediterranee", tenutasi al Medelhavsmuseet a Stoccolma; nel 2005 è la partecipazione a "Ve Pat Nedim Tor Muzesi" di Istanbul. Nel 2011 partecipa alla "LIV Biennale di Venezia", al "Premio Bice Bugatti" e alla mostra "Territori del sud" presso lo Spazio Martadero di Cochabamba in Bolivia. Del 2015 è l'invito a "Tracce di contemporaneo. Collezione di Arte Italiana da Lucio Fontana alla contemporaneità" presso il Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno. Nel 2024, con una installazione, ha esposto presso il Padiglione della Repubblica Popolare del Bangladesh in occasione della "LX Esposizione internazionale d'arte di Venezia".