Si inaugura sabato 18 maggio alle ore 18, nella Cappella Palatina del Maschio Angioino di Napoli, “Ronnie Cutrone. WHAT A…KRAZY LIFE!”, la retrospettiva dedicata al grande artista della Pop Art statunitense, scomparso nel 2013.
La mostra, ideata e prodotta da Matteo Lorenzelli per lorenzelli arte, in collaborazione con BlackArt e Black Tarantella e con il Comune di Napoli e l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, ripercorre l’intera carriera dell’artista newyorkese, tra gli animatori della Factory di Andy Warhol e suo assistente per un decennio. Per la prima volta a Napoli, questa retrospettiva a cura di Roberto Borghi, Ivan Quaroni, Luca Palermo e Carla Travierso resterà esposta a Castel Nuovo fino al prossimo 4 agosto 2024 e si potrà visitare gratuitamente dal lunedì al sabato (ore 10-13 e 14-17).
Attraverso una curata selezione di 24 opere di diversa dimensione realizzate da Ronnie Cutrone, dagli esordi nei primi anni ’80 fino al 2010, passeranno in rassegna alcune tra le sue tele più iconiche, raffiguranti personaggi di fumetti e cartoons, ritagli di pubblicità e continui rimandi alla bandiera americana. Un modo per osservare la natura umana e porre l’accento sulle implicazioni sociali e politiche.
Classe 1948 originario di New York City, Ronnie Cutrone è stato uno degli esponenti più influenti della New Pop Art. Appartiene alla prima generazione di artisti americani la cui educazione visiva si è formata tra televisione, miti di Hollywood, pubblicità, musica rock e mass media. Grazie al percorso di studi alla School of Visual Art di New York dal 1966 al 1970, Cutrone entrò in contatto con l’avanguardia artistica newyorkese, lavorando come assistente di Warhol dal 1972 e contribuendo alla realizzazione di molte opere pop dell’epoca. Celebre è la sua partecipazione allo spettacolo “Exploding Plastic Inevitable”, dove ballò sul palco con i Velvet Underground e Nico.
In questa mostra sono presenti diverse opere rappresentative della sua carriera: sono esposti alcuni dei lavori della serie dei “Quilt”, che vedono personaggi dei fumetti ricamati sulle tradizionali trapunte americane, come nel caso di “The Phantom” (1996).
I personaggi dei cartoon sono i protagonisti indiscussi dei suoi lavori ma l’ironia delle opere di Cutrone si scontra anche con gli eventi drammatici che investono la realtà del suo paese. La retrospettiva include, infatti, una selezione di opere come “Crusade” (2005), in cui le forme di un rossetto e di un proiettile vengono accostate a evocare la loro inaspettata somiglianza e il ciclo delle “Red cross” (2002), croci dipinte su tela.
Nella Cappella Palatina verrà esposta anche “Birden”, una delle prime opere realizzate dall’artista in Italia su una bandiera italiana, in occasione della mostra di Cutrone presso la galleria partenopea di Lucio Amelio, nel 1982. E “Off the Rack, By the Slice, Mix&Match” (2010) l’ultima opera di Ronnie Cutrone realizzata in Italia per la sua personale a Milano.
Le opere di Ronnie Cutrone sono parte di collezioni di istituzioni internazionali come il Whitney Museum e il Museum of Modern Art di New York, il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, il Boijmans Van Beuningen Museum di Rotterdam, il Ludwig Museum di Colonia ed altre importanti gallerie e musei in tutto il mondo, tra cui la collezione d'arte contemporanea della Reggia di Caserta. Le sue opere, inoltre, sono parte delle collezioni private di Cindy Crawford, Elle McPherson, Naomi Campbell e Claudia Schiffer.