Si svolgerà il prossimo mercoledì 10 aprile, alle ore 11, presso la “Multicenter School”, istituto di formazione superiore in via Campana a Pozzuoli, la prima presentazione del libro “Francesco Pio. Per sempre 18 anni”.
Oltre alla giornalista Luciana Esposito, autrice del libro, interverranno: Domenico Schioppo, direttore della “Multicenter School”, l’assessore della IX Municipalità di Napoli Marco Lanzaro, il prete-antispaccio Don Antonio Coluccia, fondatore dell’opera Don Giustino Onlus, il maestro pizzaiolo Errico Porzio, autore della prefazione del libro e i genitori di Francesco Pio Maimone, Concetta Napoletano e Antonio Maimone.
Il nuovo libro della giornalista Luciana Esposito per la collana “cronisti scalzi” della Iod edizioni è un pugno nello stomaco: “Francesco Pio. Per sempre diciotto anni”.
Un libro che racconta la breve vita di un bravo ragazzo di Pianura, quartiere della periferia occidentale di Napoli, stroncata “per caso” da un proiettile.
Nella notte tra il 19 e il 20 marzo del 2023, Francesco Pio Maimone fu colpito al petto da un proiettile vagante che non gli ha lasciato scampo, nell’ambito di una lite tra due bande di giovanissimi appartenenti a fazioni camorristiche rivali nella zona degli chalet di Mergellina. Un pestone che sporcò una costosa scarpa bianca fu il pretesto che portò un ventenne a impugnare la pistola e sparare diversi colpi ad altezza d’uomo, uno dei quali colpì mortalmente Francesco Pio Maimone, estraneo alla lite e alle dinamiche camorristiche, mentre era seduto al tavolino di uno chalet insieme agli amici.
Attraverso le testimonianze di genitori, amici, familiari, persone che hanno conosciuto e vissuto Francesco Pio, l’autrice ci restituisce l’affresco di una vita semplice, genuina di un ragazzo nato in una periferia napoletana, in una famiglia onesta che ha fatto mille sacrifici per crescere i figli. Pio era un ragazzo pieno d’amore e di sentimenti buoni, legatissimo ai suoi affetti, protettivo verso le sorelle, sempre disponibile per i suoi amici, innamorato delle ragazze e teneramente vanitoso. Francesco Pio coltivava un sogno: aprire una pizzeria nella città in cui era nato e cresciuto.
Chiudendo questo libro al lettore resta la sensazione più amara: quella di aver perso un figlio, un fratello.