Presenti il Ministro della Difesa Guido Crosetto il Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Luciano Portolano e il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Generale di Squadra Aerea Luca Goretti Presso la Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare di Caserta, già sede dell’Accademia Aeronautica dal 1926 al 1943, si è svolta la cerimonia di Giuramento e Battesimo degli allievi del corso Falco VI, 1° classe dei Corsi Regolari.
Sono intervenuti il Ministro della Difesa Guido Crosetto , il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano , il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Generale di Squadra Aerea Luca Goretti e numerose autorità, tutti per assistere alla solenne promessa di fedeltà alla Patria dei 129 giovani allievi, provenienti da tutte le regioni d’Italia e selezionati tra circa 5000 domande di ammissione. Ad un evento così importante non poteva mancare una mascotte, il ruolo è stato ricoperto da un falco femmina di nome Diana del falconiere Raffaele, come voluto dai giurandi. I momenti più toccanti sono stati la lettura della formula di Giuramento e il Battesimo, sottolineati da due sorvoli sul luogo della cerimonia e sulla città di Caserta della Pattuglia Acrobatica Nazionale che ha tracciato il tricolore. Sono sfilati: il Gonfalone della Città di Napoli decorato con Medaglia d’Oro al Valor Militare, quello della provincia di Caserta, della Città di Caserta, della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli e del Comune di Pozzuoli, i Labari e i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma che hanno preso posto nel piazzale a lato degli allievi dei Corsi Regolari. Il Comandante dell’Accademia Aeronautica, Generale di Divisione Aerea Luigi Casali , ha evidenziato: «Selezionare, formare ed ispirare Comandanti e professionisti esemplari determinati a servire con eccellenza e dedizione il nostro Paese, questa la delicata missione assegnata all’Accademia Aeronautica che da oltre un secolo prepara gli Ufficiali che entrano a far parte della grande Squadra azzurra affinché siano pronti per vincere le nuove sfide che il Paese ci chiede di affrontare ». Rivolgendosi ai giovani così si è espresso: “Portate sempre con voi l’impegno che assumerete solennemente oggi. Amate e rispettate le nostre Istituzioni e siate pronti a difenderle con passione, competenza e determinazione. Le soddisfazioni che riceverete saranno di gran lunga superiori ai sacrifici che vi saranno richiesti ». E’ seguito poi l’intervento del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti , che ha al suo attivo circa 3000 ore di volo, il quale ha evidenziato: «Giurando fedeltà alla Repubblica ed alle Istituzioni, la sesta generazione di falchi ha oggi spiccato il suo volo, divenendo parte integrante della forza armata, delle sue fila e della sua storia, entrano a far parte di una storia gloriosa, in pace come in guerra, determinata, con perizia e lungimiranza, dall’orgoglio, dalla passione e dal valore dei suoi protagonisti, sempre tesa al primato tecnologico e dottrinale, a difesa dei cieli, nostri e dei nostri alleati. L’Aeronautica che vi accoglie è una forza armata “a lungo raggio”, che continua a battere i propri primati di velocità e quota con i propri astronauti, presenti nelle principali missioni spaziali e che non esita a proiettare il potere aerospaziale, dall’indopacifico all’Alaska, dall’Africa al fianco orientale della Nato, a difesa dei nostri alleati più esposti alle drammatiche crisi che caratterizzano il presente contesto operativo». Rivolgendosi poi agli allievi del Corso Falco VI ha sottolineato: «Continuate a essere l’esempio luminoso di dedizione e disciplina che chi vi osserva ricerca in voi, consapevoli che ogni gesto, ogni decisione, ogni sacrificio è funzionale al raggiungimento di un fine più alto, il compimento della nostra missione: garantire la sicurezza del cielo e dal cielo, sia nella pace dei nostri voli il volo più ardito! Vostro compito essere interpreti, oltre che custodi, di questa nobile storia, traendone ispirazione, nello sviluppo dei diversi iter professionali, tutti di altissimo profilo specialistico e tecnico con cui avete scelto di servire la Patria; così come nei passaggi più sfidanti che caratterizzeranno il vostro servizio, alimentando in tal modo, giorno dopo giorno, gli alti propositi oggi liberamente e così solennemente assunti ». Proseguendo, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano ha ricordato agli allievi che dovranno affrontare una delle sfide più importanti e difficili, quella di essere leader militari, carismatici capaci di ispirare fiducia, costruire coesione e guidare il personale affidato con carattere, competenza e coraggio, sia fisico che morale. Il Battesimo del Corso ha visto il passaggio di mano del gagliardetto, rimasto arrotolato fino a quel momento, tra i padrini delle generazioni dei precedenti Corsi Falco, che è stato affidato al Capo Corso del Falco VI, mentre tre palloni di colore rosso vermiglio hanno sollevato in cielo una copia del vessillo colore che identifica il Falco. L’intervento conclusivo è stato affidato al Ministro della Difesa Guido Crosetto , che si è rivolo ai giovani ed ai genitori, orgogliosi e fieri del loro figlio, come un padre farebbe con i propri figlioli. Ha sottolineato Crosetto: « Oggi, nel giorno del vostro giuramento, mi inchino davanti a ciascuno di voi. Lo faccio non solo come Ministro, ma a nome del Governo e di 60 milioni di italiani che avete scelto di proteggere. Grazie. Sono qui per onorare la vostra decisione di indossare l’uniforme dell’Aeronautica Militare: una scelta coraggiosa, che parla di responsabilità, dedizione e amore per il Paese. Servire lo Stato, oggi, può sembrare un concetto difficile da spiegare, da raccontare sui social. Ma guardandovi negli occhi vedo oltre le divise: vedo donne e uomini che hanno deciso di difendere me, le mie persone care, tutti noi». Ha poi aggiunto : «Il futuro vi chiederà di dominare tecnologie sempre più avanzate, ma sarà la forza dei valori antichi- quelli che vi trasmetterà la vostra nuova famiglia, la Difesa - a guidarvi davvero. Perché solo quei valori vi permetteranno, sempre, di distinguere il bene dal male. E in questo, l’Intelligenza Artificiale non potrà sostituirvi». Fra alcuni anni saranno disponibili aerei sempre più tecnologici e gli allievi di oggi, i piloti di domani, all’innovazione dovranno in essere pronti all’adattamento e un mondo sempre più interconnesso e tecnologicamente avanzato. Il Generale di Corpo d’Armata Rosario Aiosa , decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare, ha voluto rivolgere da parte sua un messaggio augurale ai giovani allievi che hanno appena assunto il loro solenne impegno. Un altro momento particolarmente emozionante è stato quello della celebrazione della “Giornata in onore delle Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia”. Il giuramento alla Patria degli allievi dell’Aeronautica Militare rappresenta un rito di passaggio carico di significato simbolico e storico. È un momento in cui i giovani futuri ufficiali accettano consapevolmente l’impegno di proteggere e difendere i valori della Repubblica, ponendo al centro della propria vita il servizio alla Nazione. Questa tradizione, che ha superato le sfide del tempo, continua a rafforzare il legame tra le Forze Armate e la società, riaffermando l’importanza della dedizione, del sacrificio e dell’onore come valori imprescindibili per una Italia libera e democratica. Attraverso la solenne cerimonia del giuramento, l’Aeronautica Militare non solo trasmette la memoria storica e il senso del dovere, ma costruisce anche una comunità di professionisti preparati e motivati, pronti a fronteggiare le sfide del presente e del futuro, mantenendo sempre vivo il legame con la Patria. Questo momento rituale, dunque, non si limita a segnare l’inizio di una carriera militare, bensì celebra il coraggio e la responsabilità di chi, ogni giorno, lavora per salvaguardare i valori fondamentali su cui poggia l’identità nazionale. Un impegno che, nel tempo, continua a ispirare e a guidare le nuove generazioni verso un futuro in cui l’onore e la fedeltà rimangano imperativi assoluti. Il genitore di un allievo, visibilmente commosso, ha riferito di aver giurato sullo stesso piazzale 37 anni addietro e quindi ha provato un’emozione doppia, il valore è sempre lo steso: un amore per la Patria e un desiderio di servire la Nazione: onorare gli ideali di lealtà, coraggio e senso del dovere, principi fondanti della Forza Armata, in linea con il motto del Falco VI: “Falco il tuo nido l’Italia tuo orizzonte il mondo”.