Martedì 17 settembre si apre l’Anno Pastorale in Cattedrale con P. Bernardo Gianni Osb. Il vescovo Spinillo: “Riscoprire la vita di preghiera ci aiuta a vivere l’Anno Santo”.
“Con fiducia e speranza”, la Chiesa di Aversa si prepara alla ripresa delle attività per il nuovo anno pastorale. Un anno intenso che vedrà la diocesi tutta impegnata a “riscoprire la vita di preghiera e a vivere il tempo santo del Giubileo”. Le parole di S.E. Mons. Angelo Spinillo tracciano il sentiero verso l’Anno Santo della comunità dei fedeli e dei ministri di Dio della diocesi aversana.
Accompagnato dalla citazione “La Speranza non delude”, tratta dalla lettera di San Paolo Apostolo ai romani, l’Anno Pastorale 2024-2025 sarà idealmente suddiviso in due parti. La prima, da settembre a dicembre 2024, sarà in preparazione all’anno giubilare indetto da Papa Francesco per il 2025 (“Pellegrini di Speranza”). “In questi primi mesi, fino all’apertura del giubileo, vorremo essere attenti a vivere e a formarci al senso della preghiera”, spiega il vescovo di Aversa. “Che la chiesa universale sia comunità di preghiera lo hanno sapientemente espresso i Vescovi tedeschi in una lettera sulla pace, diffusa lo scorso febbraio”.
L’assemblea diocesana di apertura dell’anno pastorale, dunque, si terrà martedì 17 settembre alle ore 20 nella Cattedrale in Aversa, sul tema “Preghiera con e nel creato”. “A guidarci nella meditazione sarà il rev. P. Bernardo Gianni osb, Abate di San Miniato al Monte”, aggiunge Mons. Spinillo. “Come ogni anno rinnovo l’invito alle nostre comunità a vivere, nel mese di settembre e fino al 4 ottobre, la custodia del creato in spirito di contemplazione dell’opera di Dio, riconoscendo la presenza del Creatore in ogni sua creatura e in tutte le realtà della natura”, ma anche “proponendo iniziative di attenzione alla cura del creato, soprattutto a riscoprire il senso profondamente religioso di questo impegno, e quindi a curare la preghiera”.
All’incontro di apertura dell’anno pastorale sono invitati presbiteri e diaconi, religiosi e religiose, i fedeli laici, particolarmente i referenti del Cammino sinodale che quest’anno entra nella fase profetica.
La seconda parte dell’anno pastorale, che andrà da gennaio a giugno del prossimo anno, è stata concepita come un vero e proprio cammino nel corso del quale seminare dei semi di quella Speranza al centro del Giubileo 2025: “Il Santo Padre crede molto nella possibilità che il prossimo anno giubilare potrà favorire la ricomposizione di un clima di speranza e di fiducia”, osserva il vescovo di Aversa. “L’auspicio è che questi semi - accogliere, accompagnare, dialogare – che vogliamo spargere possano farci recuperare il senso di fraternità universale: la dimensione spirituale del Giubileo ci invita alla conversione, coniugandosi però con gli aspetti fondamentali del vivere sociale”.