Anche per l’anno scolastico 2024/25 il “Villaggio dei Ragazzi" attiverà l'ormai storico Servizio educativo Residenziale e Semiresidenziale interno, nato con l'obiettivo di accompagnare i ragazzi nello studio e in una crescita equilibrata in ambiente sicuro e stimolante.
Il Bando di ammissione, corredato da apposita domanda, è stato firmato l’altro ieri dall’avv. Antonio Caradonna, Commissario straordinario dell’Ente maddalonese, e pubblicato sul sito della Fondazione (www.villaggiodeiragazzi.it). Come nel 1946, quando fu istituito da Don Salvatore d’Angelo, fondatore del Villaggio dei Ragazzi, e da allora mai interrotto, lo studentato di Piazza Matteotti riaprirà dunque ad ottobre prossimo, grazie al determinante contributo della Regione Campania. Con tale “Servizio”, gli allievi delle Scuole di secondo grado della Fondazione (Istituto Tecnico, Istituto Tecnico Trasporti e Logistica, Istituto Professionale Alberghiero e Liceo Linguistico) verranno seguiti al termine delle lezioni curricolari da educatori scelti per supportarli nel delicato percorso formativo ed educativo, nella piena considerazione delle peculiarità del singolo. In particolare, il Servizio Residenziale, destinato agli studenti comunitari ed extracomunitari, tra i 14 e i 18 anni, provenienti dall’intero territorio campano e non solo, è dotato di una mensa che offre pietanze preparate da Chef esperti ed assicura cibo sano e nutriente a colazione, pranzo e cena e presenta anche un servizio di guardaroba e lavanderia. Il Servizio Semiresidenziale, invece, consente di svolgere le attività post scolastiche dal Lunedì al Venerdì, dopo l’orario scolastico e fino alle ore 18.00, e include anche la fruizione della mensa. “Lo scopo - ha dichiarato il commissario Caradonna - è quello di accogliere gli allievi in un ambiente stimolante, mettendo a loro disposizione una serie di opportunità finalizzate a giusti processi d’apprendimento e di formazione, indispensabili per affrontare al meglio la vita e il mondo del lavoro”, nonché di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, dell’esclusione sociale e della povertà educativa in un territorio ad alto rischio”.