Lunedì 13 e martedì 14 a Caserta le prospettive internazionali e comparate del fenomeno immigratorio e della sua incidenza sullo studio e sulla ricerca in tema di diritto, al centro del confronto tra giuristi italiani e marocchini.
Un importante convegno internazionale di studi e di colloqui tra giuristi e ricercatori italiani e marocchini sull’impatto delle migrazioni sul diritto, andrà in scena lunedì 13 e martedì 14 novembre a Caserta, ospitati dal dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.
Nell’ambito del progetto di rilevante interesse nazionale (PRIN 2017) “Migrazioni internazionali, stato, sovranità, diritti umani: questioni giuridiche aperte”, l’ateneo di Terra di Lavoro, tramite il dipartimento diretto da Francesco Eriberto d’Ippolito, ha promosso una due giorni di confronto internazionale e di dialogo italo-marocchino di diritto comparato ed internazionale, in collaborazione con il CISMI (Centro Interdisciplinare di Studi sul Mondo Islamico “F. Castro” dell’Università di Roma “Tor Vergata”, con il Dottorato di ricerca in “Diritto Comparato e processi di integrazione”della Vanvitelli, e con il contributo economico di PRIN (2017) - Unità di ricerca “Migrazioni e trasformazioni giuridiche” dell’UniCampania, del Progetto Mur “Storia, lingue e culture dei paesi asiatici e africani: ricerca scientifica, promozione e divulgazione” - Istituto per l’Oriente, e di ASFOR EuroLearning.
Il programma della prima giornata di lavori, lunedì 13 con inizio alle ore 9 nell’aula del Rettorato di viale Ellittico, prevede una sessione di apertura con i saluti delle autorità istituzionali che interverranno; quindi, la relazione introduttiva a cura di Giuseppe Nesi della Commissione ONU del Diritto Internazionale e docente dell'Università di Trento.
La prima sessione avrà come tema “Migrazioni e riforme: prospettive dal diritto internazionale e dai diritti nazionali” e, presieduta da Angela Di Stasi dell’Università di Salerno, vedrà gli interventi di Hynd AYOUBI IDRISSI del Comitato ONU dei Diritti del Fanciullo e docente presso l’Università “Mohammed V” di Rabat; di Giovanni CELLAMARE dell’Università di Bari; di Antonello MIRANDA dell’Università di Palermo; di Emanuela PISTOIA dell’Università di Teramo; di Sabrine DARBALI dell’Università “Mohammed V” di Rabat; e, infine, di Anna MAROTTA dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.
Nel pomeriggio, con inizio alle ore 15.00, è prevista la seconda sessione su “Migrazioni e ambiente: l’urgenza di soluzioni giuridiche sostenibili e armonizzate”, sotto la presidenza di Antonio GAMBARO dell’Accademia dei Lincei e docente dell’Università di Milano, alla quale parteciperanno Domenico AMIRANTE dell’UniCampania “L. Vanvitelli”; Pietro GARGIULO dell’Università di Teramo; Barbara POZZO, presidente SIRD - Università dell’Insubria; Pietro PUSTORINO della LUISS Roma; Pasquale VIOLA dell’Università di Trieste; Jihane BENARAFA dell’Università di Milano; e, a chiudere, Aziz SADIK dell’Università “Mohammed V” di Rabat.
Molto nutrito anche il programma della seconda giornata di martedì 14, con inizio sempre alle ore 9, con la terza sessione dei lavori che verterà su “Migrazioni e diritto: giurisdizioni a confronto”, coordinata da Azzedine GHOUFRANE dell’Università “Mohammed V” di Rabat, e vedrà le relazioni di Maria ACIERNO, diirettore dell’Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione italiana; di Mohammed ALAMI della Corte Costituzionale del Maroccco; di Patrizia DE PASQUALE dell’Università di Napoli “Federico II”; di Abdelhafiz MECHMACHI della sezione Civiledella Corte di Cassazione del Marocco; e di Guido RAIMONDI, già presidente della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Nel pomeriggio, infine, la quarta ed ultima sessione incentrata su “Culture giuridiche e identità in dialogo: migrazioni e diritti umani”, moderata da Hynd AYOUBI IDRISSI del Comitato ONU Diritti del Fanciullo e docente dell’Università “Mohammed V” di Rabat, dove interverranno Giuseppe CATALDI dell’Università di Napoli “L’Orientale”; Abdelmounaime EL GUEDDARI e Jamila OUHIDA dell’Università “Mohammed V” di Rabat; Maria Chiara LOCCHI dell’Università di Perugia; Francesca GRAZIANI, Aldo AMIRANTE e Francesco GAUDIOSI dell’UniCampania; e, infine, Annachiara ROTONDO della Università di Napoli “Federico II”.
La relazione di sintesi sarà tenuta da Nadir EL MOUMNI dell’Università “Mohammed V” di Rabat, mentre le conclusioni saranno affidate ai docenti di Scienze Politiche dell’Università Vanvitelli Ida CARACCIOLO, componente del Tribunale Internazionale del Diritto del Mare, e Gian Maria PICCINELLI, componente del comitato scientifico del convegno internazionale insieme a Hynd Ayoubi Idrissi, Azzedine Ghoufrane, Massimo Papa, Barbara Pozzo e alla stessa Caracciolo che lo presiede.
“Anche se l’area mediterranea, da sempre, è stata un crocevia di culture e popoli, l’intensità dei flussi migratori attuali è senza precedenti. Tra i suoi effetti, vi è anche il considerevole impatto sugli ordinamenti giuridici nazionali, sull’ordinamento dell’Unione europea e su quello internazionale dovuto alla necessità di fornire risposte giuridiche che garantiscano, da un canto, l’ordine sociale e la sicurezza nazionale e, dall’altro, la pienezza del godimento dei diritti umani”, dichiara il direttore del Scienze Politiche, d’Ippolito.
“Il Colloquio intende, attraverso il dialogo tra accademia e organi giudiziari e in una prospettiva non solo teorica ma anche operativa, affrontare il tema delle criticità che le migrazioni nel Mediterraneo pongono ai sistemi giuridici coinvolti e delle riforme necessarie per regolare l’ingresso e il soggiorno dei migranti, per adattare l’istituto dell’asilo e della protezione internazionale alle nuove cause di migrazione forzata, tra cui, in un futuro oramai prossimo, il cambiamento climatico, per agevolare i percorsi di integrazione culturale e sociale dei migranti e per risolvere i possibili conflitti nascenti dal confronto tra differenti modelli culturali”, spiegano all’unisono i coordinatori della due giorni Caracciolo e Piccinelli.
Il Colloquio è accreditato come attività formativa dalla Scuola Superiore dell'Avvocatura con il riconoscimento di n. 3 crediti formativi a sessione, per un totale di n. 12 crediti formativi, ed ha ottenuto il patrocinio della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione del Regno del Marocco, dell’ILA Italy - International Law Association, dell’Istituto per l’Oriente “C.A. Nallino”, della Scuola Superiore dell’Avvocatura, della SIDI - Società Italiana di Diritto Internazionale e Diritto dell’Unione Europea, della SIRD - Società italiana per la ricerca nel diritto comparato, e dell’Università di Napoli “L’Orientale”.