Ritorno nella mia terra con grandi soddisfazioni dalla Fashion Week di Parigi, quattro giorni ricchi di emozioni, durante i quali ho visto sfilare i miei lavori per i marchi più famosi al mondo. Essere stato riconfermato per un evento così importante mi riempie di gioia e soddisfazione, perché in questi ambienti si cresce e si arriva lontano; essere l'unico parrucchiere della Campania, considerato anche il numero dei colleghi, è stato poi un grande onore”.
Ad esprimere l’entusiasmo per aver rappresentato Terra di Lavoro e l’intera Campania alla kermesse mondiale dedicata al mondo dell’acconciatura, è Salvo Di Benedetto, noto hair stylist casertano che, dal 27 al 30 settembre scorso, ha portato il suo know-how nella capitale francese.
“L'esperienza è stata straordinaria, ho collaborato ad esempio con il marchio Chloé, una vetrina internazionale, ed erano presenti personalità importanti della moda come Anna Dello Russo, Chiara Ferragni e Georgina. Inoltre, ho avuto modo di appurare che si sono superati i cliché della moda fatta da modelle super magre ed ho apprezzato molto che si sia dato finalmente spazio alle diverse corporature e fasi di età di una donna. Sono occasioni da cogliere al volo e non me la sono fatta scappare, per me è significato arricchire il mio bagaglio personale e professionale”, afferma Di Benedetto.
Esponente di una famiglia di parrucchieri, una storia artigianale e professionale avviata dal nonno, poi proseguita dalla madre ed ora arrivata alla terza generazione, Salvo rievoca con orgoglio le sue origini familiari e professionali: “La più grande soddisfazione è stata quella di vedere felici i miei familiari, sono Hair stylist da generazioni, visto che mio nonno e mia madre facevano il mio stesso mestiere e ho prima di tutto imparato da loro che per crescere bisogna osare, credere in se stessi e viaggiare. Ma l’opportunità della Fashion Week di Parisi ho voluto estenderla al mio staff, c'erano con me Cristiana di Santa Maria Capua Vetere e Maria Grazia di Grazzanise, due preziose collaboratrici”, conclude Salvo Di Benedetto.