"La vita nuova". È questo il tema scelto per la nona edizione del festival "Le Vie dell'Eremo" che torna in un'inedita versione autunnale inedita dal 22 al 24 ottobre all'Eremo di San Vitaliano di Casola.
Ricco il programma di appuntamenti – fortemente voluto dal sacerdote dell’Eremo don Valentino Picazio - tra teatro, musica, libri e l'immancabile passeggiata alla scoperta delle bellezze della fascia collinare che sovrasta il Capoluogo. "E' un titolo scelto per i tempi che viviamo - spiega il direttore artistico Pierluigi Tortora - Dopo il Covid ora la vita riparte ma non sarà come quella di prima. Sarà una vita diversa, appunto nuova".
Si parte venerdì 22 ottobre alle 20 con lo spettacolo "Zi Fonso", di e con Pierluigi Tortora, liberamente ispirata al salesiano Don Alfonso Alfano detto ZiFonso, uno degli eredi di Don Bosco, che ha speso tutta la sua vita per i giovani lavorando ogni attimo in realtà difficili e anche abbandonate. Le tracce del suo passaggio da Salesiano sono presenti in città come Caserta Napoli Soverato Roma ma in tantissimi altri luoghi dove ZiFonso è passato. Questo è un racconto teatrale dove davvero si può capire e intendere Cosa significa vivere per donare agli altri.
Il 23 ottobre, sempre alle 20, tocca alle Lumere (Pina Valentino e Mariateresa Carlà) con lo spettacolo "Davvero" tra teatro e musica popolare, in una prima acustica dedicata al festival. Lo spettacolo nasce dall’interpretazione della “canzone popolare” che ci regala Matilde Serao attraverso il racconto omonimo raccolto nel libro “Dal Vero” percorso che trova corrispondenza, via via, nei brani proposti. Poche e semplici parole per dirci che il canto è la speciale manifestazione dell’uomo, che il popolo è l’uomo, “L’uomo che soffre, che ama, è felice o infelicissimo”, gratificato o sfruttato “Ma Il popolo non può odiare, il popolo non può maledire, perché canta!” Piuttosto, il popolo, che la stessa Serao definisce “questa grande parte dell’umanità”, “non ha svaghi, non ha consolazioni, non ha gli strani piaceri in cui noi ci anneghiamo. Il popolo, per dimenticare, per non maledire, per sorridere, non ha che il canto”. La scelta del repertorio per questo spettacolo è stata dunque fortemente condizionata dalla corrispondenza ritrovata in ogni parola che la grande scrittrice napoletana ha espresso nel suo racconto “La canzone popolare” divenendone il filo conduttore attraverso una voce narrante che concatena i brani eseguiti.
Il 24 ottobre alle 8 del mattino, invece, la passeggiata libera con la partenza da piazza Colli Tifatini fino alla Fonte Linara dove ci sarà la piantumazione di un albero, come simbolo della vita che nasce. Alle 11, all'Eremo di San Vitaliano, invece, Giuseppe Vozza presenterà il volume "Storia di Casolla: la più antica e la più bella tra le gemme che incoronano la città di Caserta". Alle 20, infine, il Premio Eremo che ogni anno viene conferito a casertani che si sono distinti nel campo dell'arte e della cultura. Quest'anno il premio sarà dato a Pasquale Ziccardi, autore e bassista della Nuova Compagnia di Canto Popolare.
Ad anticipare le due serate del 22 e del 23 ottobre, alle 19,30, ci sarà CantEremo: la Parola in un frammento di musica. Nel corso delle tre serate sarà possibile visitare una mostra fotografica sulle precedenti edizioni del festival. L'ingresso agli spettacoli è gratuito previa esibizione del green pass. Parcheggio gratuito presso l’Agriturismo l’Eremo. Si ringraziano gli sponsor Agriturismo Eremo, Alois, Fiat Amica, Fiditalia, la Botteghella, lo studio legale Ferrante, Brancaccio tessuti, l'Ensi e De Lucia Sport.