di Clementina Leone
I traghetti Grimaldi Lines, come scrivono ovunque, dovrebbero essere completamente attrezzati per ospitare a bordo le persone disabili o a mobilità ridotta, di seguito nominate PMR.
Tutto questo per offrire loro il massimo del comfort durante la salita/discesa dalla nave e durante la navigazione. Il personale al banco biglietteria e sottobordo come scrivono, dovrebbe essere a completa disposizione delle PMR per assisterle durante la procedura di check-in, di imbarco e di sbarco. Parole, parole, parole solo parole, tanti disabili si sono lamenti perché trattati senza un briciolo di sensibilità da personale maleducate che alla richiesta: gentilmente potreste aprire il bagno per i disabili, oppure aiutarmi a portare sul tavolo il vassoio della colazione, non solo hanno negato l'aiuto ma anche risposto male. Ma non finisce qui, durante lo sbarco tanti disabili con mobilità ridotta sono stati costretti loro malgrado a dover correre in mezzo alla folla per cercare le scale per scendere, e quindi ritrovarsi tutta da un' altra parte del garage e passare con grande pericolo tra le macchine in movimento perché ascensori o bloccati o pieni di gente...e tanto altro. Ma è normale nel 2024 ancora tutto questo? Disabilità e Rispetto sono due termini che devono viaggiare sempre in coppia, ma molta strada resta ancora da fare visto quello che ancora sono costretti a subire. Dovremmo imparare a concepire il nostro mondo e perfino il nostro modo di pensare come “accessibile”: si tratta di abbattere “le barriere che abbiamo nella testa" per dare a queste persone il loro giusto valore visto che, per fortuna sono proprio loro più di quelle così dette normali a darsi da fare per prime, senza piangersi addosso.