Cilenti (Napoli libera): "In periferia la vera ricchezza. Ma basta edilizia  popolare"

Elaborare un percorso di ascolto finalizzato alla costruzione, da parte dell’Amministrazione comunale, di un modello di città veramente inclusiva e attenta alle tante sfaccettature sul tema della salute mentale. Di questo si è parlato oggi in commissione Politiche sociali, presieduta da Massimo Cilenti, che ha anche annunciato l’intenzione della Commissione di richiedere una seduta monotematica del Consiglio comunale sul tema della disabilità.

Intervenuti anche l’assessore alla Salute Vincenzo Santagada, l’assessore alle Politiche sociali Luca Trapanese, Libera D’Angelo, consulente della commissione Sanità e sicurezza sociale della Regione Campania e Maria Rosaria Cozzi, portavoce della Consulta popolare sulla salute e sanità del Comune di Napoli.

Quello della salute mentale è un ambito delicatissimo, ha spiegato l’assessore Santagada, che ha annunciato, per il prossimo mese di settembre, una tre giorni dedicata alla salute, alla prevenzione e al benessere dei cittadini. L’assessore Trapanese ha evidenziato la necessità di ripartire da zero sul tema della disabilità e della salute mentale: esistono modelli virtuosi ai quali ispirarsi e anche i fondi ai quali attingere. L’importante, ha concluso, è puntare a un nuovo Piano Sociale di Zona, immaginare progetti congiunti, individuando ad esempio nei beni confiscati luoghi nei quali favorire connessioni, reti e servizi per le persone disabili e le loro famiglie.

Nel dibattito il consigliere Toti Lange (Misto) ha proposto, in attesa che venga varato il Piano Sociale di Zona, di dare un segnale importante organizzando giornate tematiche sulle politiche sociali, e un focus specifico sulle malattie mentali. Esiste un gap tra le famiglie e il sistema sanitario che viene troppo spesso colmato dalle associazioni: non possiamo consentirci questo, ha chiarito Mariagrazia Vitelli (Partito Democratico), e bisogna intervenire con un nuovo approccio. È proprio un approccio sistemico quello che serve per dare ascolto alle necessità delle persone con disabilità, coinvolgendo anche gli altri assessorati, ha proposto Anna Maria Maisto (Azzurri Noi Sud Napoli Viva). Carlo Migliaccio (Insieme per Napoli mediterranea) ha rilanciato il tema ‘case di comunità’, che devono occuparsi anche della salute mentale e adottare un approccio basato sulla territorialità. Abbiamo uno strumento importante, il Piano Sociale di Zona, per ascoltare e rispondere ai bisogni reali dei cittadini con disabilità, ha concluso Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde), avvalendoci anche dell’importante contributo della Consulta popolare.