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In diretta a ‘Barba&Capelli’, trasmissione di Corrado Gabriele in onda su Radio CRC, è intervenuto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania: “Sono andato in Questura come un normale cittadino italiano, sollecitando lo Stato a muoversi e punire i delinquenti. Quattro anni di aggressioni a causa di politica politicante. L'unica istituzione che ha lavorato sulla terra dei fuochi è la Regione Campania, tutte le altre istituzioni non hanno fatto assolutamente nulla, hanno solamente parlato.
Nella terra dei fuochi il problema è determinato da due problemi: il primo è lo sversamento di scarti industriali. Le aziende, per non pagare troppo, sversano illegalmente. Il secondo motivo è a causa di chi brucia i rifiuti su commissione. Un anno fa c'era il governo giallo-verde, che ha parlato tantissimo, ma non  ha fatto nulla di concreto. La Regione ha stanziato 22 milioni di euro. Il Ministero del'Ambiente ha tolto alla campania 30 milioni di euro che noi utilizzavamo per gestire l'impianto di Acerra. Abbiamo finanziato i presidi operativi sui territorio, abbiamo investito 6 milioni per acquistare sette droni, così da controllare dall'alto la situazione. Facciamo ciò che dovrebbero fare le forze di polizia. Stanziamo un milione di euro l'anno per i vigili del fuoco. Complessivamente abbiamo speso 22 milioni di euro per dare una mano ai comuni che non ce la fanno. E' del tutto evidente che, quando si fanno operazioni squadristiche, le operazioni di merito non c'entrano nulla. Nel nostro Paese le zone dove ci sono più incendi non sono quelli della Terra dei fuochi. Ciò significa che ad oggi, la terra dei fuochi, si trova al nord. Ciò non vuol dire sminuire la nostra situazione, ma dobbiamo fare un lavoro oggettivo: contrastare i roghi e i delinquenti, ma non amplificare il problema. Abbiamo una media di tumore che è esattamente pari alla media nazionale, anzi, a volte inferiore. Abbiamo un dato più alto solo per quanto riguarda il tumore alla tiroide. Siamo gli unici che stanno togliendo di mezzo le discariche e le ecoballe. Abbiamo l'unico programma mai fatto per liberare il nostro territorio. Dovrebbero fare un monumento ala Regione Campania. Ci sono atti di squadrismo che vanno combattuti, mandando in galera i delinquenti. Che sia liberata la sede dell Regione. Abbiamo fatto crescere un'abitudine, nei decenni, con la quale è necessario chiudere le porte della regione onde evitare aggressione. Questo non capita nemmeno nell'Africa di sub-sahariana. Nessuno venga più a rompere le scatole alla Regione Campania. Abbiamo deciso di ripulire la terra dei fuochi, anche da soli, e lo faremo. Lo Stato ha assunto, in questi anni, un volto assolutamente ridicolo. Ci sono video, ci sono foto, si sa tutto di tutti. Sanità? Dire che usciamo dal commissariamento dopo dieci anni ed aggiungere un 'però' non ha senso. L'uscita dal commissariamento non vuol dire solo risanare i conti, ma anche aver raggiunto obiettivi nel campo dell'assistenza. Poi c'è una criticità, che è determinata da i laboratori privati. Ci sono due problemi: il primo è una gestione non attenta da parte di questi laboratori. Abbiamo detto più volte che, invece di consumare tutto il budget che la Regione mette a loro disposizione fino a settembre, cercare di gestirlo. Secondo, chiariamo che per gli esami urgenti non è vero che, nelle strutture pubbliche, non c'è tempestività. Abbiamo direttori delle Asl che pagano  lo straordinario anche il sabato e la domenica, altre Asl invece il sabato e la domenica restano chiuse. La struttura pubblica è obbligata ad erogare le prestazioni. Se quest'ultima non è urgente si aspetta massimo 20 giorni. Grazie all'uscita dal commissariamento, riusciremo a dare anche finanziamenti in più. Siccome il tetto quello è, se lo mangi in sette mesi, non verrà nessuno a metterci il resto. Ci sono dei furbi, che mangiano tutto nei primi sei mesi e poi vengono in Regione ad affermare che i soldi non bastano. C'è una criticità, andrà risolta, e credo dovremmo anche adeguare i prezzi. Non siamo di fronte a tragedie di nessun tipo. Concorsone? Abbiamo chiesto ieri, al Formet, di darci le date precise. Stiamo facendo una guerra corpo a corpo contro i ritardi e la burocrazia. Questo accade quando si procede in trasparenza. Abbiamo chiesto ieri un crono-programma scritto. La nota che ci hanno mandato è questa: le seconde prove scritte si faranno dal 14 al 17 gennaio e dal 21 al 24. Di questa prova dovrebbe essere anche più rapita la correzione, che dovrebbe arrivare entro una settimana. per fine Gennaio contiamo di mandare a lavorare, presso i comuni campani, migliaia di ragazzi. Siamo in un Paese nel quale fare un concorso e correggere i compiti per via informatica è un'avventura. Ripam deve approvare le commissioni che devono fare i nuovi quiz per i 13 profili professionali, ma ovviamente Ripam cambia quando cambia il Governo. Abbiamo un Governo che è un circo equestre, e dico un decimo di quella che è al realtà. Stiamo facendo una battaglia per estendere la validità della graduatoria a tre anni. E' possibile che un concorso possa valere solo in quel momento? E' assurdo. Solo per fare un altro concorso ci vogliono altri 6 milioni di euro tanti anni. Rifiuti? Non go capito cosa voglia dire il ministro Costa, ma non passo le giornate ad ascoltarlo. L'unico responsabile è il comune di Napoli.