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servizio di MANUELA URCIUOLI

Il clima, l’ambiente, l’inquinamento e la distruzione del nostro ecosistema sono i temi di un racconto fantastico, ma non troppo, posto al centro dello spettacolo L’ISOLA dove la plastica prende vita portato in scena al Teatro dei Piccoli, giovedì 11 aprile 2019 ore 10, per le scuole primarie e secondarie, nell’ambito di YOUNG rassegna teatrale dedicata alle nuove generazioni di Le Nuvole/Casa del Contemporaneo a cura di Morena Pauro.

 “Il teatro ancora una volta è luogo autentico di confronto sulla realtà contemporanea – riferiscono Pia Wachter, Daria Paoletta e Mirko Lodeno, autori del testo e interpreti in scena - Con questo spettacolo abbiamo scelto di parlare - attraverso una storia moderna che pare inventata, ma non lo è - di un tema scomodo ma quanto mai attuale: la spazzatura sta soffocando la nostra terra, l’aria, l’acqua”.

La Great Pacific Garbage Patch, l’enorme isola di spazzatura che galleggia nell'oceano Pacifico settentrionale infatti non è fantasia ma una consolidata realtà ed è la protagonista dello spettacolo L’ISOLA DOVE LA PLASTICA PRENDE VITA, presentato dalla compagnia La Luna nel Pozzo, insieme a Burambò e Casarmonica, tre compagnie pugliesi unite da una particolarmente sensibilità alle tematiche ambientali.

La voce di una bambina che racconta e la musica eseguita dal vivo sono i fili conduttori di questa storia ambientata su quest’isola che c’è e che cresce sempre più. Uno spettacolo/documentario dove gli attori animano a vista - e suonano dal vivo - i più disparati oggetti di plastica come bottiglie, secchi e tubi di gomma che prendono vita e si trasformano in vortici, granchi, creature marine, uccelli ed esseri fantastici, tutti abitanti di questa gigantesca isola di… plastica!

Il Pacific Trash Vortex noto anche come Grande chiazza di immondizia del Pacifico è un enorme accumulo di spazzatura galleggiante, situato nell'Oceano Pacifico, formato a partire dagli anni cinquanta, a causa dell'azione della corrente oceanica chiamata Vortice subtropicale del Nord Pacifico che permette ai rifiuti galleggianti di aggregarsi fra di loro, soprattutto plastica e altri detriti, a formare un’enorme ‘nube’ di spazzatura. Plastica e rottami marini si disintegrano in pezzi sempre più piccoli, fino ad assomigliare apparentemente a zooplancton, ingannando le meduse che se ne cibano, entrando così nella catena alimentare.

“I rifiuti sono tutto quello che non ci serve più, che non vogliamo più e quindi che rifiutiamo – conclude Mirko Lodeno, autore anche delle musiche in scena - Cerchiamo di farle sparire, ma in realtà le cose che rifiutiamo, spesso non spariscono, ma si accumulano da qualche parte per poi ritornare in forma più spaventosa. Una di queste cose che non spariscono dal nostro pianeta, ma si spostano soltanto, sono gli oggetti di plastica, che, portati dal vento finiscono nei fiumi, nei laghi, nei mari e spinti dalle correnti d'acqua finiscono a formare degli accumuli di detriti di plastica, vere ed enormi isole galleggianti.”

Tutto lo spettacolo - personaggi, paesaggio e strumenti musicali – è composto da oggetti di uso comune che riempiono le nostre giornate e i nostri sacchetti dell'immondizia: tappi, bottiglie, tinozze... dando vita ad un viaggio immaginario nella nostra spazzatura.