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di MIRELLA FALCO

ASPETTANDO IL TRENO DI MEZZANOTTE di Aldo Vetere è stato pubblicato nel mese di maggio 2019 da Universal Book per conto di Graus Edizioni, l’autore napoletano appassionato da sempre di narrativa e della storia di Napoli, è noto anche per le precedenti pubblicazioni Il fiore della ginestra (2014), Le sei mosse del pettirosso (2016), Il seme di picche (2017). Il secondo ed il terzo romanzo della trilogia hanno vinto il premio nazionale Letizia Isaia per la sezione “Romanzo Giallo”.

Aspettando il treno di mezzanotte è un testo di sole 80 pagine, dal carattere psicologico molto coinvolgente dal finale singolare ed inaspettato; il mistero si infoltisce di pagina in pagina, ma già dalle prime righe è palpabile il senso di appartenenza. La vicenda si apre in una stazione dove due perfetti sconosciuti molto diversi tra loro sono in attesa del treno, l’uno in cerca di compagnia che riferisce di possedere una dote innata, riesce a leggere nella mente delle persone; l’altro decisamente silenzioso ed ascolta passivamente; I due individui hanno in comune solo lo scorrere del tempo che incalza; il treno si sta avvicinando e il racconto entra nel vivo; l’attesa è il collante, ed è proprio durante quell’attesa che vengono svelati degli scabrosi segreti.

Tra i fogli di questo interessante volume è racchiusa l’essenza della duplicità dell’uomo; Questa lettura è una vera fonte di profonda riflessione, sul sé e sull’essere; un avvallato connubio (bene e male) che si intreccia e si snoda all’interno di una raccolta di parole precise e lineari, stilisticamente ricercate ed accattivanti, mai tediose. Una sorta di introspezione sviscerale, dove l’intento dell’autore sembra quello di nutrire e far luce sui più arcani segreti dell’uomo, volto, però, ad un percorso intrapsichico basato sulla reminiscenza, per rintracciare una dimensione dell’io del tutto nuova; Solo andando a scalfire dal profondo può manifestarsi il vero animo umano.