"A che punto siamo? Dopo soli tre mesi, siamo sempre con il cartello 'lavori in corso'. C'è un lavoro da fare per una squadra in fase di ricostruzione e che ha iniziato un percorso nuovo. C'è soddisfazione, però, perchè stiamo lavorando tanto e bene. Sappiamo che non saranno rose e fiori, ma nei momenti di difficoltà dovremo essere forti, di testa, di cuore, di personalità".
Così Antonio Conte ha parlato del momento del Napoli e della ripresa del campionato nel corso della conferenza stampa a due giorni dalla trasferta di Empoli. "Io dal mio punto di vista, durante la sosta, ho percepito troppa esaltazione. Ed è esagerato visto che sono passate solamente sette giornate e la classifica è corta. Per questo motivo siamo contenti di tornare a giocare. Noi dobbiamo essere bravi a ripartire nella giusta maniera. C'è stato qualche intoppo: Lobotka è tornato con un problema al flessore, anche se non gravissimo, ma che comunque bisogna affrontare. E' inevitabile che dispiace, perchè si stata esprimendo a livelli molto alti. Dall'altro lato sarà l'occasione per vedere all'opera Gilmour. Da questo punto di vista siamo sereni e abbiamo grande fiducia. Le caratteristiche di Billy sono molto simili a quelle di 'Lobo', qundi cambia poco. Ho sempre detto che per costruire squadre forti e competitive nel tempo, dobbiamo essere bravi ad avere due titolari per ruolo. Olivera? E' rientrato sicuramente un po' affaticato dall'impegno con la nazionale, anche perchè ogni volta che va in Uruguay prende tre aerei e sappiamo quando parte, ma non sappiamo quando ritorna. Oggi ha fatto il primo allenamento con noi. Faremo delle valutazioni domani, ma in ogni caso abbiamo la possibilità di avere delle alternative valide. David Neres? Oggi è sicuramente un giocatore che mi mette in difficoltà, non lo nego. Il dilemma è con Khvicha, per una questione di caratteristiche. Anche perchè l'equilibrio è alla base di tutto. Oggi so che è pronto per giocare dal primo minuto. Meret è prossimo al rientro, ma c'erano troppi rischi per la partita di Empoli e non vedo il motivo di rischiare di accorciare i tempi di recupero. C'è Caprile che sta facendo bene, Alex sarà pronto sicuramente per la prossima partita. Lukaku inizia a star bene, fisicamente e mentalmente. Lui sente tanta responsabilità, fin troppa. Lui deve stare tranquillo e lasciarla tutta a me la responsabilità". "L'Empoli è una squadra molto bene organizzata, con calciatori molto interessanti. Mi è stato detto che storicamente è stato sempre un campo difficile per il Napoli, ma bisogna anche essere pronti a scrivere nuove pagine. Noi dobbiamo guardare di partita in partita. Le gare non si vincono sulla carta. Dobbiamo essere bravi anche nelle giornate difficili a gestire la situazione ed essere pronti a soffrire quando è necessario. Perchè la sofferenza fa parte della vittoria". "Quando in città mi fermano e mi chiedono dello scudetto, io rispondo sempre allo stesso modo: ci vuole pazienza e capire che le vittorie si costruiscono e non si inventano. Può capitare che la inventi dall'oggi al domani: è successo in passato, potrà succedere anche in futuro. Ma quello che io mi sento di garantire è che mi prendo la responsabilità di ricostruire un qualcosa con fondamenta solide che possa durare nel tempo. Per il resto dico pazienza, sapendo che l'obiettivo è rendere orgogliosi i nostri tifosi", ha concluso Conte.