TMW - Mazzocchi-Napoli, ecco cifre e durata del contratto: i dettagli -  calcionapoli24.it mobile

di Clementina Leone

Progettare eventi di rigenerazione urbana, eventi formativi in contesti di forte disagio, supportare il talento di artisti emergenti e promuovere la diffusione per finalità sociali, sono gli obiettivi che non si dovrebbe mai dimenticare di mettere al primo posto per dare un nuovo volto anche alle città spesso più disagiate per essere così per i giovani talenti come una finestra aperta sul mondo.

Un esempio Mazzocchi, uno che la piazzetta di Barra la conosce bene. Pasquale è pronto a firmare il contratto che per i prossimi tre anni e mezzo lo legherà al Napoli, la squadra di cui è tifoso da sempre lui, papà Ciro e anche il resto della famiglia. L'azzurro lo sogna da quando nel quartiere lo chiamavano «miezu chilo», mezzo chilo. Sì, perché quel fisico gracile e indolente non voleva saperne di crescere. Poi, come nella miglior versione del brutto anatroccolo, s'è fatto cigno ed ha spiccato il volo. Il nido, però, non è mai cambiato. «Pasquale è sempre stato un esempio e lo sarà ancora di più oggi per tutti i bambini del quartiere. Abbiamo bisogno che le istituzioni promuovano il talento di chi vive qui. Nel calcio o in altri settori» le parole di Gianfranco, numero uno del Gran Caffè Bottone, bar storico di Barra e punto di riferimento per la famiglia Mazzocchi. «Veniva qui a tagliare i capelli da ragazzino. Con lui e la famiglia c'è sempre stato un rapporto, sono persone semplici che conoscono il valore del lavoro» gli fa eco Giuseppe Paparone, numero uno di Identity Salon a poca distanza dal Rione Bisignano. Tutti qui tifano azzurro e tutti qui da anni ormai tifano anche Mazzocchi. Che ora fa rima con Napoli. Che da sempre fa rima con Barra. È la vittoria di chi non si è mai arreso. Pako s'è fatto cigno e ora è lì dove ha sempre voluto essere.