Per il terzo anno consecutivo, a Maiori non viene attivato il convogliamento del torrente Reginna nella condotta sottomarina, nonostante questa misura, adottata da decenni nel periodo estivo, sia considerata essenziale per la tutela ambientale e per la qualità delle acque marine.
A questa grave inadempienza si aggiunge un altro elemento critico: l'assenza di controlli sistematici e incisivi sugli scarichi abusivi, sia nel corso del fiume che lungo l'intero territorio costiero. La questione non riguarda solo Maiori, ma si estende a tutta la Costiera Amalfitana, da Positano a Vietri, dove sin dalle prime ore del mattino si registrano fenomeni di inquinamento marino localizzato.
Le caratteristiche del fenomeno inducono a pensare alla presenza di scarichi non autorizzati, potenzialmente riconducibili a abitazioni private non allacciate correttamente alla rete fognaria; strutture ricettive o ville ad uso privato lungo la costa; panfili e navi da crociera. Non si esclude, inoltre, che le correnti marine trasportino inquinanti anche da aree esterne alla zona costiera, come quanto sta accadendo ai fiumi Irno e Sele in questi giorni (vedi Il Mattino del 20/06/25).
I dati forniti da Arpa Campania, anche per il 2025, attestano per Maiori una buona/eccellente qualità delle acque nei punti ufficiali di prelievo e la piena balneabilità della spiaggia.
È quindi evidente che le cause reali dell'inquinamento vanno cercate altrove. La salvaguardia del nostro mare non può essere affidata ad azioni sporadiche o a interventi approssimativi. Tantomeno il progetto di depuratore consortile può divenire l'alibi per omettere i controlli sul territorio e sulle vere cause dell'inquinamento marino, e quindi divenire la falsa soluzione per non risolvere un problema reale. Una narrazione semplificata e strumentale che favorisce chi, all'interno delle istituzioni, sostiene la realizzazione del nuovo impianto senza aver mai messo mano alle vere emergenze.
Il sistema di depurazione attuale funziona, quindi occorrono azioni immediate, efficaci e trasparenti. In particolare:
- Riattivazione immediata della condotta sottomarina alla foce del Reginna, come conferma di una misura storicamente indispensabile durante l'estate per migliorare la qualità delle acque marine.
- Piano di controllo del territorio con ispezioni sistematiche e puntuali sugli scarichi abusivi e gli allacci non conformi.
- Trasparenza e comunicazione con pubblicazione regolare degli esiti di controlli ambientali generalizzati sul territorio, facilmente accessibili a cittadini e turisti.
Affrontare la questione della qualità delle acque significa adottare una visione integrata e responsabile, fondata su trasparenza istituzionale, ascolto delle comunità locali, investimenti in controlli, manutenzione e tracciamento degli scarichi, valutazione concreta delle alternative al depuratore consortile. Solo così si possono costruire soluzioni efficaci e sostenibili, rispettose dell'ambiente e del territorio.
Serve chiarezza, capacità di ascolto e una visione sistemica, perché solo così si potranno garantire risoluzioni durature, rispettose dell'ambiente e delle comunità locali. Sono parole destinate a cadere nel vuoto dell'incapacità delle istituzioni, ma restano parole necessarie e doverose soprattutto verso le nuove generazioni.
DATI ARPA CAMPANIA 10-06-2025
Tabella completa di balneabilità - Comune di Maiori (SA) al 10/06/2025
📌 Limiti normativi di riferimento
- Enterococchi intestinali: ≤ 200 UFC/100ml
- Escherichia coli (E. coli): ≤ 500 UFC/100ml
Tutti i punti di prelievo indicati rispettano ampiamente i limiti, garantendo una balneazione sicura e una qualità dell'acqua elevata. L'inquinamento è palesemente sporadico e/o periodico e di origine esterna all'impianto di depurazione.