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Lo sbarco alleato a Paestum e a Salerno, aveva portato la Capitale nella città liberata, se ne parla a Palazzo Sant’Agostino
Riappropriarsi di un momento dalla nostra storia che ha visto Salerno protagonista quale Capitale del Regno d’Italia. È l’obiettivo del convegno “Salerno Capitale d’Italia” che si terrà martedì 14 gennaio 2025 alle ore 16,30 nella Sala Bottiglieri a Palazzo Sant’Agostino, sede dell’Amministrazione Provinciale di Salerno.

L’evento è organizzato dai Lions Club Salerno Host e Agropoli Faro del Cilento assieme alla Fondazione Ferrante Sanseverino, al Vicariato di Salerno degli Ordini Dinastici di Casa Savoia e alla Delegazione Provinciale Istituto Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, col patrocinio della Provincia di Salerno.

Questo momento centrale nella storia del nostro Paese e del suo ritorno alla democrazia, di cui nel 2024 è ricorso l’80° anniversario, ha visto protagonista la città di Salerno che per alcuni mesi è stata la Capitale del Regno d’Italia. Il primo governo politico, dopo quelli a guida tecnico-politica a guida Badoglio si formò infatti proprio a Salerno nel 1944: il Re aveva trasferito il governo a Brindisi – unica parte del territorio non occupata né dai tedeschi né dagli alleati – e, dopo lo sbarco alleato a Paestum e a Salerno, aveva portato la Capitale a Salerno. Numerosi edifici pubblici divennero sede di Ministeri e Villa Guariglia limitatamente a quel periodo divenne la Reggia d’Italia.

Fare memoria di quel momento è centrale per varie ragioni: nazionali prima di tutto, perché a Salerno si getta il seme, col governo di unità nazionale che vide rappresentate tutte le forze politiche, per la rinascita nazionale e democratica, un po’ come accadde per il Risorgimento e per un’Italia non più succuba dello straniero, ma con un governo attivamente partecipe al processo di liberazione grazie anche al ricostituito Regio Esercito che si distinse nella successiva battaglia di Mignano Montelungo.

C’è anche un profilo locale, ma non meno importante, su cui fare memoria: Salerno vide la rinascita della sua Università dopo la soppressione ad opera di Gioacchino Murat della Scuola Medica, perché il Ministro dell’Educazione Nazionale del governo di Salerno, Giovanni Cuomo, volle l’istituzione della Facoltà di Magistero, primo nucleo strenuamente difeso di quella che è divenuta poi l’Università di Salerno.

A discutere di questi temi ci saranno la Prof.ssa Anna Maria Isastia dell’Università La Sapienza di Roma, il Dr. Carmine Pezzullo, l’Avv. Pierfrancesco del Mercato, il Dr. Piero Cafasso e il Prof. Ennio Aloja, moderati dall’Avv. Salvatore Guzzi, delegato per la Provincia di Salerno dell’Istituto Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon e cerimoniere del Lions Club Agropoli Faro del Cilento.