di Clementina Leone
“E per sempre sarò libera, e orgogliosa canto” ...‘Luci e Voci nel buio’ per le vie cittadine di Mercato San Severino, organizzata dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Somma, d’intesa con la Commissione Pari Opportunità presieduta da Marina Marinari, in collaborazione con il Forum dei Giovani, i due Circoli didattici ed il Liceo Publio Virgilio Marone.
Tutti il 25 novembre 2024 si sono ritrovarsi alle 17.00 in Corso Diaz, all’altezza del Bar Europa per una marcia silenziosa con fiaccole accese . Questa manifestazione è stata un’importante occasione non solo per promuovere una cultura che condanna la violenza, in particolare quella maschile sulle donne, ma che contribuisce anche ad eliminare ogni forma di discriminazione. Un unico grido, un coro unanime, per far sentire fortissimo la voce e la volontà popolare: ‘Diciamo No, Diciamo Mai Più! Pensiamo di vivere in una società evoluta, moderna, ma in realtà il patriarcato è ancora profondamente radicato, per questo occorrerebbe un processo culturale, di civiltà, lavorando sulla prevenzione, formazione ed educazione sentimentale nelle scuole, dove non solo è necessario insegnare l'educazione sessuale ma anche l'accettazione del rifiuto e la parità. La partecipazione dei ragazzi delle terze del I° Comprensivo di Mercato San Severino, diretto dalla dr. ssa Laura Teodosio, con riflessioni scritte lette sulle scale della San Tommaso a Mercato San Severino, frutto di un lavoro dettagliato e meticoloso fatto in classe con le docenti, è stato un modo semplice, elegante e diretto per far riflettere i presenti su tante cose, una fra tutte l'importanza della vita. Difatti, la guerra contro la violenza di genere passa anche attraverso l’educazione e la sensibilizzazione, punti di riferimento sottolineati dalla Dirigente scolastica Laura Teodosio che a sua volta ha anche evidenziato l’importanza di coinvolgere studenti e studentesse nel discutere e riflettere su tematiche cruciali, soprattutto in un’epoca in cui la violenza è spesso al centro delle cronache. “Troppi di questi soprusi sarebbero potuti essere evitati,” ha affermato, ribadendo l’assoluta necessità di un approccio educativo che stimoli la denuncia e l’autoaffermazione.