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di Clementina Leone

La poesia è un'arte in grado di condizionare il cambiamento sociale, che ha saputo accompagnare o addirittura influenzare il corso degli eventi storici e continua tuttora ad avere un ruolo fondamentale per la nostra specie.

Il potenziale che risiede in alcuni versi è inimmaginabile visto che, gli stessi sono rivoluzione, cambiamento, o quantomeno hanno il potenziale per esserlo. Purtroppo, una delle usanze che abbiamo perso nel tempo è leggere libri di poeti e non solo. Al loro posto amiamo guardare film o serie tv che ci raccontano storie di personaggi con cui possiamo entrare in empatia e provare amore nel mezzo delle simpatiche battute, dimenticando che è solo con la prosa poetica e la scrittura che vengono descritte grandi storie che, nel tempo, possono essere adattate al cinema. In realtà, molte di esse sono state raccontate per la prima volta nei libri dei poeti e romanzi eri importanti. Montale era profeticamente consapevole dei rischi della contemporaneità, eppure sosteneva che, la diffusione incontrollata della comunicazione in ogni sua forma e il proliferare della cultura di massa, non sono in sé una condanna a morte, e che anche se siamo in un mondo in cui, oggi più che allora, tutto è sempre di più alla portata di tutti – col risultato che è facile perdere interesse per quello che ci viene spiattellato di fronte in ogni angolo della rete – “non è credibile che la cultura di massa per il suo carattere effimero e fatiscente non produca, per necessario contraccolpo, una cultura che sia anche argine e riflessione”. La poesia ci sveglia e al contrario di quasi tutto il resto, il cui scopo sembra essere quello di narcotizzarci è la sfumatura che ci aiuta a dare un “là diverso alle nostre giornate” come quelle che troviamo nel libro “Appunti di un viaggio” della poetessa e scrittrice Concetta Fenza. Nata a Mercato Sanseverino, in provincia di Salerno, fin dall'adolescenza scrive poesie, volutamente senza titolo, che nel 2007 raccoglie nel libro "Appunti di un viaggio" con la Prefazione del Prof. Carmine Manzi, fondatore e presidente dell’Accademia di Paestum. Sempre nel 2007, introdotta dal prof. Carmine Manzi, presenta il suo libro di poesie nella Sala Consiliare del Palazzo Vanvitelliano di Mercato Sanseverino, sede del Comune. Nel 2018 pubblica un secondo libro ampliando il precedente con una nuova raccolta di poesie. Nel dicembre del 2018, nell'ambito degli eventi culturali natalizi patrocinati dal Comune di Mercato Sanseverino, tiene un Recital nel Palazzo Vanvitelliano declamando le sue poesie con accompagnamento musicale al pianoforte. Concetta Fenza è una creatrice di bellezza che non è fine a se stessa, in quanto è in grado di fornire risposte a domande che non tutti hanno il coraggio di porsi. Il 21 novembre 2024 verso le ore 18: circa, presso la sede della Biblioteca Comunale Michele Prisco a Mercato San Severino, la scrittrice presenterà il suo primo romanzo intitolato :La Logica del Presente. Un libro bellissimo, una storia inedita scritta con la penna del cuore.