Aprile in Jazz ad Albanella, per Erratica, la cui direzione artistica ha deciso di dedicare questo mese alla musica. Inizia l’11 aprile, negli spazi dell’Hangar Museum con una jam session, in cui i linguaggi degli ospiti si incontreranno con i musicisti residenti, πΏππ£πππ‘π π½π§ππ£ππ contrabbasso e basso, πππ©π©πππ¬ ππ¬ππ£πππ‘π‘π¨ batteria, πΌπ£π©π€π£ππ€ πππ‘π‘π ππ€π‘π‘π piano e vibrafono per sviluppare i processi improvvisativi.
L’ Hangar Museum, è stato realizzato dall’amministrazione comunale come spazio espositivo e multimediale. Dal 2023 l’Associazione Culturale Rareca attraverso il progetto “Erratica”, ha trovato qui una casa per le proprie attività. L’edificio, memore di costruzioni industriali, caratterizzato da setti portanti in cemento armato a vista, in dialogo vivace e dinamico con le piantagioni di ulivo circostanti, terminato nel 2018, viene successivamente abbandonato. L’Associazione Rareca, che oltre a restituire dignità architettonica all’intera struttura, la riporta alla funzione sociale e formativa per cui era stata creata. Durante tutto il mese di aprile questo luogo diventa cassa di risonanza di una scena musicale dinamica e vivace che attraversa il territorio cilentano. L’iniziativa vuole dare spazio di creazione e fruizione istantanea, dal vivo, a partire dalla musica, ma non solo. I Processi Improvvisativi diventano momenti di condivisione, un contenitore per sperimentazioni e coabitazioni sonore. La pratica dell’improvvisazione nel jazz e nella musica d’insieme, crea margini su cui coesistere. “Ci interessa molto, spiega l’ideatore dell’iniziativa Daniele Brenca, soprattutto in questo momento storico, aprire spazi relazionali, in una dinamica fluida, amorevole, dal basso, di co-costruzione di una casa per la cultura in un borgo in via di spopolamento, che usa la musica come linguaggio, medium, proposta comunicativa.” Cosa aspettarsi: sonorità inedite, interpretazioni su temi e generi classici del jazz fino a melodie pop, sperimentazioni sonore, formazioni inedite, soluzioni inaspettate, non solo variazioni sul tema, ma temi che nascono dall’incontro dei musicisti tra di loro nello spazio tempo del momento presente. Lo spazio di Albanella ambisce a diventare il tòpos, il dove che, localizzando, determina una cosa come cosa-per-l’uomo, punto di riferimento dell’esperienza, che consente la progettualità e l’attuazione, l’esistenza razionale, aprendo il suo palcoscenico al jazz, quindi, assumendo la caratteristica comunicativa o sociale di “luogo familiare”. Uno spazio che può considerarsi il segno, nel suo divenir parola, suono, immagine, che diventa di-segno, archè, principio in quanto da-dove della progettualità, essenziale punto di dipartimento di ogni pensiero che, per essere se stesso deve discernere, giudicare, orientarsi, criticare e che, in questi appuntamenti, restituirà qualcosa di una drammaturgia segreta, nella quale cominciano ad annodarsi rapporti empatici, nascite, emozioni, che porteranno tutti a “fare parte della scena”, al fianco dei protagonisti e degli organizzatori. Si parla ad un tempo di un musicista che deve aprirsi a tutto tondo alla conoscenza e, possibilmente, anche alla prassi, di tutti i sistemi armonici e contrappuntistici, di tutte le forme musicali, anche quelle cristallizzate in generi, di tutte le esperienze sonore delle etnie dei popoli; quindi, di un musicista e di un pubblico che possieda la storia della musica, accanto alla storia delle musiche. La ragione semantica della musica emerge, nel continuo divenire del “ludus harmonicus”, il gioco dell’invenzione e della mutazione, come una indescrivibile ed immanente intuizione del momento presente. Si inizierà giovedì 11 aprile con i processi improvvisativi con l'intento di promuovere uno ππππππ π π πππππππππ π₯π’πππ«π¨ per musicisti, amatori e appassionati. Chi vorrà esibirsi potrà farlo approfittando degli πππππππππ già presenti nell'allestimento (piano acustico, batteria, basso, contrabbasso e impianto voce), oppure con qualsiasi altro π₯π€π§π©ππ©π€ ππ€π£ π¨πΜ per l'occasione. Gli ospiti incroceranno i musicisti residenti πΏππ£πππ‘π π½π§ππ£ππ contrabbasso e basso, πππ©π©πππ¬ ππ¬ππ£πππ‘π‘π¨ batteria, Aπ£π©π€π£ππ€ πππ‘π‘π ππ€π‘π‘π piano e vibrafono. Si procederà giovedì 13 aprile con Lππͺπ§π ππ‘πππ£ Batteria, Dππ£πππ‘π π½π§ππ£ππ Contrabbasso, ππ«ππ£π€ πππ«π Pianoforte, πππ£πππ£π―π€ ππππ©π©π Sax contralto, per πhπ¨rπeπ« π’n bπ₯uπ, un πππππππ alla figura compositiva e lessicale di πΎππππ πΊππππππ, tra i protagonisti della stagione più esaltante del π«π’π»π», in più di cinquant'anni di carriera ha reso indelebile la sua memoria grazie ad un'attività prolifica e variegata. Terzo appuntamento il 18 aprile aperto da Ivano Leva al piano, Daniele Brenca contrabbasso e basso e πππ©π©πππ¬ ππ¬ππ£πππ‘π‘π¨ batteria, si chiude il 24 aprile con l'apertura del trio composto da Domenico Basile chitarra, Daniele Brenca contrabbasso e basso e πππ©π©πππ¬ ππ¬ππ£πππ‘π‘π¨ batteria. Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 20