C’è ancora qualche giorno prima della chiusura delle iscrizioni a “Mind the gap”, il programma di formazione per il lavoro messo a punto da FMTS Group, vincitore del bando europeo “ALMA - Aim, Learn, Master, Achieve" (Aspirare, Imparare, Conoscere, Conseguire) volto a sostenere i NEET, con il sostegno della Regione Campania per la massima divulgazione nel rispetto dei requisiti di attribuzione normativa e di qualifica. La data è quella del 30 marzo 2024.
Un’occasione unica che consente a 24 giovani dai 18 ai 29 anni di fare un percorso di alta formazione presso In Cibum – Scuola di Alta Formazione Gastronomica, di fare un’esperienza lavorativa in Europa e di confrontarsi con il mondo del lavoro accompagnati dall’Agenzia per il Lavoro FMTS Lavoro. Il progetto ha una durata complessiva di 18 mesi. Per conoscere i dettagli del programma è possibile scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure contattare l’infoline +39 392 920 5434.
I corsisti, in base alle scelte indicate, saranno suddivisi in due gruppi da 12, uno per l’aula di cucina e l’altro per pizzeria. Due saranno i mesi di formazione in laboratorio e poi in estate seguirà il piano di work experience in Spagna o Francia. Nel cronoprogramma è inserito anche un Recruiting Day durante il quale ai candidati viene offerta la possibilità di avere un colloquio di lavoro con trenta aziende del settore. Nelle fasi di preparazione sono previsti incontri dedicati anche all’elaborazione di un curriculum vitae.
Ogni anno, da aprile ad agosto la domanda di personale stagionale si aggira intorno alle 300.000 unità; le risorse coinvolte ogni anno nel settore Ho.Re.Ca sono oltre un milione. Il food, e più in generale tutto il comparto Ho.Re.Ca., vive da tempo un momento di grande impasse dovuto al disallineamento tra domanda e offerta di lavoro: lo scorso anno più del 25% delle richieste pervenute alle APL italiane non è stato soddisfatto. Le figure più difficili da reperire restano quelle di sala, circa 50mila ogni anno, e di cucina, circa 30.000; le strutture per fronteggiare le esigenze di lavoro sono costrette a fare turni incompleti.