“Un paese, due cure”. Lo afferma l’ultimo rapporto Svimez, diffuso appena pochi giorni fa: in Campania – e più in generale nel Mezzogiorno – il diritto alla salute è diventato un privilegio. Tra carenze croniche di personale, strutture fatiscenti e liste d’attesa infinite (talvolta superiori a 365 giorni), la Campania è agli ultimi posti delle graduatorie nazionali degli standard della qualità del servizio sanitario.
Un quadro a tinte fosche che ha spinto il Coordinamento Regionale Campano per il diritto alla salute a dare vista ad una manifestazione regionale su larga scala che vede da partecipazione di un ampio fronte di soggetti politici, sociali, sindacali, del mondo delle associazioni e del terzo settore. La manifestazione avrà luogo a Napoli venerdì 23 febbraio, con un corteo che partirà alle 15.00 da piazza del Gesù con destinazione Santa Lucia per chiedere alla Regione risposte ritenute non più rinviabili.
Proprio in vista della manifestazione della manifestazione napoletana del 23, sabato prossimo avrà luogo alle ore 17.30 presso la Casa del Popolo “Vesna” in via Passaro 7 (Torrione) un evento-dibattito dal titolo “La salute non è un lusso”. Il dibattito, promosso dall’Unione Sindacale di Base e da Potere al Popolo-Salerno, tra le forze aderenti alla mobilitazione napoletana, vedrà gli interventi di Rosario Maresca della Federazione del Sociale-USB, di Giuseppe Ferruzzi dell’Associazione di Base dei Consumatori (Abaco), di Alessandro Bacci (infermiere PSAUT di Capaccio), di Enzo Bottiglieri della Federazione USB di Salerno. Al centro del dibattito, oltre ai temi caratterizzanti la mobilitazione, l’impatto dell’autonomia differenziata sull’offerta sanitaria regionale, con il rischio di aumento del gap con quella delle regioni del nord e i relativi riflessi negativi sul costo della vita degli utenti. “La sanità è un bene di tutti e non un affare nelle mani di pochi – dichiara Enzo Bottiglieri – e non possiamo permettere diventi un lusso a tal punto da smettere di curarsi, come sempre più spesso capita. L’invito per il 23 è rivolto alla partecipazione di tutti i cittadini che non vogliono più sentirsi di serie B e di tutti i coloro per i quali il diritto alla salute deve tornare ad essere tale poiché garantito dalla nostra Costituzione”. La manifestazione del 23 febbraio vede, tra le altre, l’adesione del Comitato Salute e Vita Salerno e dell’Associazione Utenti di Salerno.