“Nessuna scusa” per la condizione critica in cui versano i Servizi Sociali del Comune di Cava de’ Tirreni.
A gridarlo sono l’appena costituita associazione UDI- Unione Donne in Italia - sezione Cava de’ Tirreni ed i consiglieri Francesco Manzo e Federico De Filippis, del gruppo consiliare Cava in Azione, il consigliere Gaetano Gambardella, del gruppo Indipendenti per Cava e la consigliera Filomena Avagliano, del gruppo Cava Città in Comune.
In seguito ad una serie di incontri, avvenuti nei giorni scorsi tra i consiglieri e il collettivo UDI Cava, è emersa la necessità di intervenire per chiedere chiarimenti all’Amministrazione comunale.
I numeri parlano chiaro e indicano una grave carenza di personale nel Comune metelliano: in organico 1 assistente sociale a tempo pieno, 6 in part time (equivalenti a 3 a tempo pieno) di cui 2 con funzione di programmazione.
I Servizi Sociali del Piano di Zona dell’Ambito S02 hanno in carico utenti e procedure relative a ben 14 Comuni (Amalfi, Atrani, Cava de’ Tirreni, Cetara, Conca de’ Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare).
Un organico, dunque, ridotto all’osso a cui fanno capo tutte le attività di programmazione, gestione, attuazione e rendicontazione che non riesce a far fronte ai bisogni dei cittadini e delle cittadine garantendo risposte adeguate alle richieste dell'utenza. Una situazione sconcertante che si riflette anche su una sempre più precaria sicurezza di operatori e operatrici sul luogo di lavoro.
I Servizi Sociali svolgono un’azione importantissima a tutela delle famiglie bisognose, dei minori, delle donne, dei fragili, degli anziani, delle persone con disabilità ed immigrati. È, quindi, fondamentale avere un numero di Assistenti Sociali proporzionato al proprio territorio.
Dal momento che gli altri Comuni afferenti al Piano di Zona dell'Ambito S02 hanno sanato la necessità di organico consentendo l'attivazione di servizi adeguati, non è chiaro il motivo per cui il Comune di Cava de’ Tirreni non abbia autorizzato nuove assunzioni e il passaggio delle professionalità attualmente in part-time, in contratti a tempo pieno.
La Legge di Bilancio 2021 178/2020, ha introdotto un livello essenziale per le prestazioni di assistenza sociale definendo l'obiettivo di 1 operatore ogni 5000 abitanti ed un ulteriore obiettivo di servizio definito da 1 operatore ogni 4000 abitanti.
Al fine di potenziare il funzionamento dei servizi sociali, la Legge ha previsto un fondo strutturale.
Il fondo è così determinato: 40.000 annui per ogni assistente sociale assunto a tempo indeterminato per un rapporto da 1 a 6500 abitanti fino al raggiungimento di 1 a 5000 abitanti.
L'Amministrazione di Cava de’ Tirreni ha, dunque, la possibilità di accedere a questi finanziamenti per poter offrire dei servizi sociali comunali stabili e di qualità.
Le famiglie in difficoltà a Cava de’ Tirreni sono numerose e chiedono: l’attivazione di progetti in favore dell’area minori/famiglia, disabilità, povertà, anziani; la presa in carico delle persone; il monitoraggio dei progetti; l’attivazione dei servizi per il raggiungimento degli obiettivi preposti.
Il collettivo UDI Cava è nato per promuovere un modello alternativo di "essere insieme" contro la violenza di genere in tutte le sue forme, gli stereotipi che ancora rendono difficile alle donne la piena autodeterminazione e come osservatorio cittadino di monitoraggio e denuncia sull'assenza di servizi adeguati alle donne e ai minori.
Non si ammettono più scuse, i cittadini attendono una risposta forte e chiara da parte di chi amministra la città e per tale motivo i consiglieri comunali Filomena Avagliano, Federico De Filippis, Francesco Manzo e Gaetano Gambardella, unitamente all’UDI sezione Cava de’ Tirreni, chiederanno formalmente nelle prossime ore la convocazione, con urgenza, della VII Commissione consiliare per discutere della suddetta problematica, estendendo l’invito a partecipare alla seduta anche all’Assessore al ramo ed al Dirigente competente.