Cava de' Tirreni: la Storia dei Trombonieri Sant'Anna all'Oliveto

L’Associazione Trombonieri Sbandieratori e Cavalieri di Cava de’ Tirreni (Sa) non parteciperà agli appuntamenti (S. Messa e salva di sparo dei pistoni) in programma giovedì 10 giugno 2021 presso il Castello di Sant’Adiutore in occasione della 365ª edizione dei “Festeggiamenti in onore del SS. Sacramento”.


Una decisione clamorosa, questa assunta dall’ATSC, finalizzata ad esprimere una dura protesta ed un disperato grido d’allarme. Sott’accusa la disorganizzazione, l’immobilismo e l’indifferenza che caratterizzano da troppo tempo la gestione dell’universo folkloristico cittadino e degli eventi legati alle tradizioni storico-culturali metelliane.


Vari i destinatari di questa batteria - tutt’altro che a salve - di accuse infuocate. A partire dall’Ente Montecastello, ritenuto responsabile di un’attività gestionale quanto meno ambigua e di un’organizzazione grossolana della Festività del SS. Sacramento. Un evento così importante e seguito non può essere lasciato in balia di un Ente che, dopo i disastri del 2019, sta continuando ad affondare in una mediocrità imbarazzante ed a lavorare in modo totalmente confusionario. Ed a pagarne le conseguenze non è solo il mondo folkloristico, ma l’intera città.


Recentissima l’ultima “perla” organizzativa: dopo aver annunciato in conferenza stampa, con tanto di programma ufficiale veicolato urbi et orbi, per domenica 6 giugno la celebrazione comunitaria della S. Messa del Corpus Domini, ecco arrivare il dietrofront a poche ore dall’evento, poi tenutosi in realtà sabato 5 giugno. L’ennesima figuraccia. La disorganizzazione regna sovrana tra gli organizzatori!


Ed in questo marasma non è certo esente da responsabilità l’Amministrazione comunale, contraddistinta in materia da un generale immobilismo e da una totale indifferenza. Duplice in questo caso il “fronte di fuoco” firmato ATSC, il primo dei quali riguarda una domanda “scomoda”, ma quanto mai attuale: come sono stati impiegati, o meglio che fine hanno fatto, gli oltre 77mila euro assegnati due anni fa dal MiBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) per la Rievocazione Storica della Pergamena Bianca e più in generale per la valorizzazione e promozione dell’identità storica di Cava de’ Tirreni? Sono in tanti a chiederselo, sperando di avere risposte puntuali ed esaurienti.


Al di là della piccola o grande progettualità, è comunque la gestione dell’ordinario e del quotidiano che lascia perplessi. In più occasioni l’ATSC ha chiesto al Sindaco Servalli ed alla sua Amministrazione un gesto concreto di aiuto in un momento così difficile da un punto di vista economico per i sodalizi folkloristici: un esonero quanto meno parziale delle imposte comunali, Tari su tutte, ed una riduzione dei canoni di locazione per le associazioni che hanno la loro sede in immobili comunali. Da svariati mesi si attende invano una risposta. A ciò si aggiunga che la tanto reclamizzata Sala della Pergamena Bianca, sita presso il Complesso Monumentale di San Giovanni, a distanza di quasi tre anni dall’inaugurazione è a tutt’oggi ancora sprovvista di qualsiasi collegamento con l’esterno, da un semplice citofono alla linea telefonica ed alla connessione ad Internet.


Ma non è finita qui. Sembrerebbe, infatti, che il Protocollo Covid-19 in città debba essere rispettato integralmente ed in maniera stringente solo in occasione degli eventi folkloristici, salvo poi ammettere deroghe in altre circostanze. Negli ultimi giorni, infatti, si è assistito a cortei calcistici, alla ripresa del mercato settimanale, ad eventi come il “Vertikal Monte Finestra” ed addirittura all’iniziativa “Rinasci cultura”, con l’apertura al pubblico di vari siti cittadini, tra cui anche il Castello di Sant’Adiutore. Castello che poi, incredibilmente, viene in buona parte “interdetto” in occasione della Festività del SS. Sacramento. In materia sarebbe quanto mai opportuno un confronto con i nuovi vertici del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza. Incontro che in realtà l’ATSC ha chiesto da quasi un anno, ma anche in questo caso finora senza esito.


«Pretendiamo da tutti risposte credibili - chiosa il Presidente dell’Associazione Trombonieri Sbandieratori e Cavalieri di Cava de’ Tirreni, Pasquale Trezza - senza accampare la scusa della pandemia, prima della quale la situazione non era certo diversa. A malincuore abbiamo deciso di non partecipare ai tradizionali appuntamenti del giovedì sul Castello di Sant’Adiutore. Un evento al quale teniamo tantissimo, ragion per cui si tratta di una scelta dolorosa e sofferta, che però ci auguriamo possa far aprire gli occhi a chi di competenza e contribuire a smuovere la fase di stallo in cui è piombato da anni l’universo folkloristico cavese».