Il primo gennaio 2020, giornata mondiale della pace, le reliquie di San Francesco d’Assisi e di Sant’Antonio da Padova saranno per la prima volta a Scala, nel cuore della Costiera Amalfitana. In questi giorni difficili che hanno visto la Costiera duramente colpita dal maltempo, il sindaco Luigi Mansi e il parroco Vincenzo Loiodice, invitano la cittadinanza e l’intera Costiera a riunirsi attorno alle sacre reliquie dei due santi.
Il programma della giornata prevede alle 10.30 la celebrazione eucaristica nel Duomo di Scala. Alle 18.00 è prevista una celebrazione eucaristica presieduta dal direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato, per invocare la pace. In seguito, ci sarà la processione con le reliquie dei Santi e la consegna delle stesse alla Comunità di Ravello.
«L’intera Costiera amalfitana – ha dichiarato padre Enzo Fortunato - si affida agli uomini che della pace e della custodia del Creato ne hanno fatto uno dei motivi del vivere. Antonio e Francesco, uomini umili vicini agli ultimi, ci ricordano quali sono le priorità: la fratellanza e la centralità della vita spirituale. Famosa la loro corrispondenza, in particolare una lettera in cui Francesco d’Assisi scriveva al Santo di Padova “puoi studiare, puoi impegnarti ‘purché questo non estingua lo spirito della Santa Orazione’”. Proprio a Scala – ha continuato padre Enzo - si è registrata una delle apparizioni di san Francesco che incoraggiava Sant’Alfonso a proseguire nella sua missione per i poveri e nella fondazione della Congregazione dei redentoristi»
«Le reliquie nella Chiesa – aveva esortato papa Francesco - hanno sempre ricevuto particolare venerazione e attenzione perché il corpo dei Beati e dei Santi, destinato alla risurrezione, è stato sulla terra il tempio vivo dello Spirito Santo e lo strumento della loro santità, riconosciuta dalla Sede Apostolica tramite la beatificazione e la canonizzazione»
Al termine della serata, i due santi e il nuovo anno saranno salutati con uno spettacolo pirotecnico. Ad accompagnare le reliquie padre Egidio Canil e padre Daniel Fecheta.