«Che bello il fatto che nessuno debba aspettare un momento particolare per iniziare a migliorare il mondo». Così diceva la tredicenne ebrea,simbolo di tutte le vittime della Shoah. Dalle sue parole prende spunto la nuova mostra in programma al Marte Mediateca Arte Eventi di Cava de’ Tirreni che, da domenica 3 novembre (vernissage alle 18) ospita “Io sono Anne Frank”.
L’idea è quella di costruire un ponte tra passato e presente, attraverso un metodo educativo di grande impatto per il mondo della scuola, stimolato ad imparare, confrontarsi, esprimersi sulla tragedia della Shoah. La mostra si costruisce di pannelli didattici, il kit 3D per ricostruire l’Alloggio Segreto; libri sull’Olocausto (incluse 2 copie de Il Diario di Anne Frank, in lingua italiana e inglese), il quaderno dove i visitatori e gli studenti possono lasciare i rispettivi pensieri; il DVD “La breve vita di Anne Frank” (prodotto da La Casa di Anne Frank). E poi tanto materiale da scavo risalente al 1944 e donato all’Associazione dal Museo Virtuale USARMY1944 e ritrovato tra Bologna e Firenze nel 2015. Si tratta di gavette e bicchierini di metallo, alcuni incisi dai proprietari con lettere e numeri, uno spazzolino da denti, un tubetto di schiuma da barba, bottoni, il fondo di una bottiglia di una Coca-Cola marchiata New York, la suola di uno scarpone della Goodyear, un tappino Colgate. «Quest’anno ricorrono i 90 anni dalla nascita di Anne Frank – spiega Maria Lamberti già Developer Manager di Lamberti Design, ora A.U. della Marte srl – e per l’occasione vogliamo riaccendere l’attenzione sulla sua vicenda per motivare le persone sul tema dell’inclusione. Questa mostra racconta e approfondisce numerosi episodi della storia della famiglia Frank, dal nascondiglio alla deportazione, e affronta argomenti attuali che ci spingono a chiederci come poter contribuire per migliorare il mondo oggi. Esserne visitatori aiuterà a riflettere sui temi della tolleranza in una società in cui la diversità va vista come un momento di arricchimento e non come un elemento negativo e di minaccia». Al vernissage saranno presenti: la Professoressa Beatrice Benocci, storica germanista dell’Università di Salerno il Professore Giuseppe Foscari, storico dell'Università di Salerno, la Professoressa Maria Olmina D'arienzo già D.S. Liceo Scientifico Genoino di Cava de' Tirreni, la Dottoressa Antonella Senatore responsabile gruppo 302 Salerno Amnesty Italia e il Dottore Francesco Lo Chiatto, attivista e vice responsabile gruppo 302 Salerno Amnesty Italia. La mostra è stata allestita in numerose scuole, Comuni, Musei e biblioteche italiane, permettendo a sempre più studenti di approfondire l’argomento, ma per la prima volta al Marte accade che al materiale espositivo si aggiungano una serie di attività collaterali a tema, come la visita guidata teatralizzata, le matinée per gli studenti a cura dell’Associazione Teatro Luca Barba e gli spettacoli, così da avvicinare ancora di più i visitatori ad approfondire le proprie conoscenze sul dramma della Shoah, specialmente i giovani, che sono il futuro. In quest’ottica, domenica 3 novembre al vernissage seguirà lo spettacolo "Per non dimenticare" a cura della Compagnia Fusion che, attraverso il linguaggio della danza, affronta il tema profondo, delicato e sconvolgente del razzismo. Sulle coreografie di Maria Cardamone danzano: Carmen Vicinanza, Federica Landi, Rosanna Vasaturo, Natalia Milito, Grazia Ragone, Gabriella Milito, Mariagrazia Amato, Luigi Lambiase, Valentina Ferraiuolo, Laura D'Amore, Amira Giglio. L’esposizione è organizzata e promossa dal Marte Mediateca Arte Eventi, dalle associazioni C'é cultura su Marte e Un ponte per Anna Frank, in collaborazione con la Fondazione Anne Frank di Basilea, il contributo dell’UCEI (Unione Comunità Ebraiche Italiane) e il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Campania, Provincia di Salerno e Comune di Cava de' Tirreni.