Così l’ennesima soddisfazione per il regista teatrale, Antonello De Rosa, arriva il 1° Maggio, festa dei lavoratori, proprio a sancire il profondo e professionale lavoro che durante questi lunghi anni ha effettuato all’interno del mondo teatrale, di cui lui è sicuramente uno dei maggior esponenti. La notizia riempie di orgoglio tutta la città di Salerno, in cui il regista è nato e continua a vivere e di cui non sa farne a meno.
L’università di St. Andrews ha riconosciuto e dato credito al lavoro teatrale del regista salernitano, riconoscendo il suo teatro come un teatro di avanguardia e sperimentazione teatrale unico nel suo genere, per tali ragioni ha corrisposto crediti formativi a chi dall’Italia ha presentato domanda per accedere alla St. Andrews. Così il Teatro di Antonello De Rosa, non è solo attenzionato e riconosciuto in Italia ma ha oltrepassato i confini, divenendo punto fondamentale di risorsa tutta italiana. Anche in Scozia e nel Regno anglossassone, riconoscono il regista , in questo momento dove i suoi lavori stanno portando, dopo anni ed anni di semina i frutti dovuti. “ Non credo a ciò che ho appresso , sono lusingato per tutta questa attenzione rivolta al mio teatro, un teatro sociale che focalizza l’attenzione sugli ultimi” afferma il regista, e a chi domanda se è o meno il caso di trasferirsi altrove per meglio agganciare le relazioni che diventano sempre più importanti lui fulmineo afferma “ non lascerò mai la mia Salerno, posso benissimo gestire tutto , rimanendo nella mia terra”. Ricordiamo che l’Università di St. Andrews è l’università più antica del mondo anglossassone, fondata nel 1410. In questa Università si sono formati alcuni reali:William, duca di Cambrige, Catherina Middleton, moglie di William, Jonathan Taylor Thomas,James W. Black, e tanti altri. E’ proprio il caso di dire che anche l’Università di St. Andrews “ ha messo gli occhi” sul nostro amato regista Antonello De Rosa.Congratulazioni al regista salernitano arrivano un po’ da tutto il mondo della cultura e della politica. Un grande segno di rilevanza culturale quella che in questo primo maggio ha onorato Salerno.