“Ho trovato un paese sommerso dai detriti dopo la tempesta d'acqua, una situazione più grave di quello che si può percepire. Ho convocato immediatamente un tavolo tecnico e attivato un pacchetto di misure per le imprese agricole danneggiate. La Regione Campania è vicina alle comunità colpite".
Lo ha annunciato Nicola Caputo, assessore all’Agricoltura della Regione Campania, nel corso del sopralluogo a San Felice a Cancello, accompagnato dal sindaco Emilio Nuzzo e dal responsabile della Protezione Civile, Fiorenzo della Rocca, dopo l’interlocuzione con gli altri sindaci del territorio. Le misure individuate riguarderanno tutta l’area coinvolta: San Felice a Cancello, Baiano, Arienzo e Mugnano del Cardinale.
Nel dettaglio le misure riguardano: l’attivazione dell’Intervento SRD 06 – Azione 2 del CSR Campania, con una dotazione complessiva di 7,7 milioni di euro per danni derivanti da catastrofi naturali, senza trascurare la messa in sicurezza del territorio e la prevenzione dei danni da catastrofi ambientali con l’attivazione, in subordine con eventuali risorse residuali anche dell’Azione 1, per gli altri territori regionali a rischio idrogeologico.
Sarà necessario, per poter attivare il suddetto intervento, il riconoscimento formale da parte del Governo nazionale dello stato di calamità per i Comuni colpiti, già prontamente richiesto dal presidente De Luca, e la conseguente verifica dei danni, da parte degli uffici dell’assessorato all’Agricoltura già allertati. Uffici che nei prossimi giorni avvieranno i sopralluoghi per una prima stima dei danni che hanno colpito in prevalenza le coltivazioni olivicole e di nocciolo dell’area.
La sospensione dei contributi, per le sole aree dei Comuni interessate dal disastro idrogeologico, da parte del Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, che si è reso disponibile non solo a sgravare i contribuenti in questo momento di difficoltà per il territorio interessato, ma anche ad effettuare opere di manutenzione straordinaria, su strutture esistenti, al fine di prevenire eventuali futuri eventi che ne limitino la funzionalità, come avvenuto in questa circostanza.
Il coinvolgimento delle Comunità Montane, le cui competenze ricadono nei territori dei Comuni colpiti, per attivare progettualità finanziabili che vadano a preservare la risorsa foresta e a favorire interventi strutturali di messa in sicurezza del suolo e di prevenzione del dissesto idrogeologico dei terreni a monte degli stessi Comuni colpiti.
“Intanto, queste sono ore di grande apprensione per la sorte di Agnese e Giuseppe - continua l’assessore regionale Nicola Caputo - madre e figlio che sono stati travolti dal fango proprio mentre erano intenti a svolgere il loro lavoro nel comparto della corilicoltura, fiore all’occhiello del territorio.
Abbiamo messo in campo tutte le iniziative possibili per supportare l’agricoltura del territorio e dare risposte immediate alla comunità così pesantemente colpita. I cambiamenti climatici sono ormai una realtà inesorabile con cui dobbiamo fare i conti. Gli strumenti per la gestione del rischio devono essere alla base delle politiche agricole del futuro. Sia le istituzioni che le imprese - conclude Caputo - devono avere un approccio diverso rispetto alle mutate condizioni del clima”.